Motomondiale – Brno MotoGP: attenti a quei tre.

Motomondiale – Brno MotoGP: attenti a quei tre.Motomondiale – Brno MotoGP: attenti a quei tre.

In un clima avverso a molti eccetto che a Gibernau, parte la prima gara della MotoGP al rientro dalle vacanze estive.

Dopo una serie di dichiarazioni su come fosse stato speso il tempo durante le vacanze, i piloti sono nuovamente schierati per darsi battaglia sul circuito della Repubblica Ceca. Biaggi è partito per undici anni in prima fila. Purtroppo Max quest’anno è solo settimo e spera in una gara che dia una sferzata al suo morale e alla sua posizione in classifica.

Partono e subito la testa della gara diventa un palcoscenico calcato dai soliti noti. La pioggia non accenna a tornare e Gibernau decide che andare via sarebbe la soluzione migliore visto che nel gruppo di testa si sono inseriti due ospiti scomodi: Barros e Hayden.

I primi tre quarti di gara sono un batti e ribatti tra Rossi, Biaggi e Barros mentre Gibernau, indisturbato si invola verso l’ennesimo traguardo. Alla fine dopo Gibernau, anche Rossi con la sua Yamaha piega senza possibilità di replica la Honda ufficiale della HRC guidata da Barros. In rettilineo la Yamaha non prende paga e in ingresso di curva, percorrenza e uscita, nemmeno.

La Yamaha è cresciuta molto con Rossi e anche gli altri piloti della casa dei tre diapason, stanno dando prova di affiatamento con la nuova M1. Giustamente, fa notare Reggiani, la Yamaha non ha mai intimorito la Honda mentre Rossi si. Ora come ora a parte Rossi ci sono solo un invisibile Abe, un incostante Checa ed un infortunato Melandri. Non si può dire che ci sia un gruppo di piloti in forma e agguerriti per dimostrare la bontà o meno della M1 però rispetto allo scorso anno c’è più ottimismo e maggior determinazione nei piloti e soprattutto c’è molta autocritica. La M1 non è più oggetto di offese e ingiurie tecniche da parte dei piloti. Nessuno dice più che è un cammello a meno che non lo dica Rossi e questo fa molto bene alla Yamaha da tutti i punti di vista e, secondo me, fa bene anche ai piloti.

Barros dimostra di aver ceduto sotto la pressione e, nonostante lo scorso campionato lo abbia passato a sviluppare una moto per renderla vincente prima di abbandonarla, perde ogni confidenza con la sua RC211V. Cade, cade e cade. Anche in questa occasione forza per stare con i primi e cade. La HRC lo ha strigliato per cercare di dargli lo stimolo necessario per arginare Rossi con la Yamaha e i clienti Biaggi e Gibernau, ma lui non ha saputo reagire. Forse secondo politica HRC per cui ai clienti vanno solo i pezzi testati e ritenuti validi dagli ufficiali HRC, ecco perché né biaggi, né Gibernau riescono a trovare la soluzione ai loro problemi di chattering e quant’altro.

Rossi e Gibernau volano via e a sei giri dalla fine iniziano a scambiarsi posizioni originando un duello bellissimo, ricco di sorpassi. Alla fine lo spagnolo avrà la meglio. La sua condizione psicofisica era migliore di quella di Rossi. Ha vinto per dimostrare che la corsa al titolo, malgrado i sedici punti di vantaggio che Rossi ha ancora, non è affatto chiusa.

Biaggi fa un onesto terzo posto. Ha lottato con il terzo e il secondo di turno più che ha potuto per poi allentare contemporaneamente a Rossi quando a tre giri dalla fine, i giochi erano chiusi.

Rossi se mastica male è solo colpa delle occasioni perse in passato…
Domenica, un risultato così ci stava tutto. Dopo un venerdi ed un sabato passati a pregare il bel tempo ed un terzo posto in griglia, raggiungere il secondo gradino del podio è un ottimo risultato.

Davide Giordano

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