MotoGP – Test Sepang Day 1 – Hopkins stacca tutti, Rossi tra gli inseguitori

MotoGP – Test Sepang Day 1 – Hopkins stacca tutti, Rossi tra gli inseguitoriMotoGP – Test Sepang Day 1 – Hopkins stacca tutti, Rossi tra gli inseguitori

Una pausa lunghissima, tra il ricordo vivo di quello che è stato e le prospettive per quello che sarà. Cinquantadue giorni senza prove, gare, veder girare le moto, ascoltare il rombo inconfondibile dei motori, fiutare quei sapori della benzina e dell’olio (sempre più raro) bruciato. Finalmente, era ora, si ricomincia, il fatidico momento è arrivato. MotoGP, prima giornata di prove invernali, antipasto del 2007 le cui tre cifre 8-0-0 identificano lo stravolgimento regolamentare pur mantenendo vivi i legami con il recente passato. La conferma viene dal responso del cronometro, in grado di sincerare che ci siamo ritrovati dove ci eravamo lasciati: Suzuki leader, tutti gli altri staccati e battaglieri. John Hopkins ha stampato il miglior crono in 2’02″277, quando basta per scostarsi dal corposo gruppetto degli inseguitori di almeno 8 decimi. Bluff, realtà, barzelletta, conferma. Si annidano nella mente degli addetti ai lavori considerazioni in merito alla esasperata (e conseguentemente “dubbia”) velocità della Suzuki GSV-R 800 “Gamma 7” del californiano, ribadita dalla seconda piazza di Chris Vermeulen. La tabella dei tempi è una scienza esatta e un dato inconfutabile: i test, però, tradizionalmente rappresentano l’opposto. Non riproponiamo il ricordo delle ultime tre stagioni, dove chi ballava allegramente d’inverno si scioglieva nella realtà del campionato e della problematica del chattering. Un tabù, quasi un rito scaramantico, ma non è cartomanzia, non nel mondo professionale dei Gran Premi. Nessuno ci pensa, tutti sono indaffarati nel far volare le proprie 800cc, dalle missilistiche Suzuki ai primi inseguitori, nell’ordine secondo classifica composti da Rossi, Edwards, Hayden, Capirossi, De Puniet e Pedrosa. Sì, qui eccetto il francesino (e questa Kawasaki velocissima da dove sbuca?), abbiamo più o meno i soliti sospetti in lizza per il campionato. Nonostante al momento la Suzuki, letteralmente, vola.

L’attualità di casa Suzuki

John Hopkins in un’intervista ad un magazine americano ancor prima di arrivare a Sepang ha spiegato come la 800cc di Hamamatsu si sia dimostrata ultra-competitiva nelle prime prove iberiche. “Abbiamo sviluppato il nuovo telaio nelle ultime gare del 2006”. La realtà sta nel mezzo: sì, vero, la nuova GSV-R ha uno chassis (con tre differenti evoluzioni) derivante dall’ultima 990, ma è stato il punto di partenza. Facile dunque avere un telaio ben messo e trovare nell’immediato i tempi sul giro, e se a questo aggiungi delle Bridgestone laboratorio (morbide) molto competitive e il “fattore campo” di Sepang ecco spiegato parzialmente la velocità Suzuki. Resta invece il mistero di come in un lampo sia stata partorita questa mostruosa competitività con Hopkins dal lottare per entrare nei primi dieci ad assoluto protagonista, da inseguitore a inseguito. Ecco anche spiegato il valido pensiero relativo al bluff invernale. Teoria pienamente condivisibile.

Il lavoro di Rossi e Yamaha

Non è stato un inverno come tutti gli altri per il binomio Rossi/Yamaha. Rally, sfilate, con tutti interrogati se il nuovo sponsor dei Tre Diapason sarà Telefonica o se la Fiat per promuovere la nuova 500 vestirà due 800 di motociclistica natura. Nel frattempo Iwata ha impresso il proprio logo nelle carene della M1, pitturato di giallo qua e là, e Valentino ha proposto la “Polleria Osvaldo” come main sponsor (con adesivo nel parafango anteriore, progetti e comunicati stampa al seguito). Questo per le note di colore, ma badando alla reale essenza delle competizioni è doveroso scoprire come si lavora in Yamaha. La M1 800cc non si distingue molto dalla 1000 all’apparenza, e come la sua progenitrice ha mostrato un’ottima competitività di fondo. In silenzio, con l’esperienza e professionalità di Jeremy Burgess, il “Yamaha Factory Racing Team” (nuova denominazione) lavora sodo e bene, lasciando agli altri discutere, scannarsi su quali marchi porteranno in dote nel 2007. Specie se poi c’è la Polleria Osvaldo…

La vera faccia di casa Honda

Bastano i numeri: due moto a testa per Hayden e Pedrosa, 800cc pronte e nuove di zecca anche per Melandri, Elias, Nakano e Checa. Supremazia numerica e tecnica, perchè a detta di tutti anche nella seconda generazione delle MotoGP la Honda è, proprio in questo momento, regina. Il migliore dei piloti dell’ala dorata oggi si è mostrato Nicky Hayden, al lavoro con una RC212V dedita a lavori di set-up e gomme (con il #1 bianco) ed una medesima con evoluzioni arrivate dal Giappone (#1 rosso). I tempi sono in linea con i migliori, stesso dicasi per Pedrosa che per il momento non rispetta il ruolo di favorito #1 nel Motomondiale modalità PlayStation (nel senso di realtà “virtuale” del termine) piazzandosi insieme agli altri inseguitori. Cade invece Checa, Nakano prova di tutto e di più, Melandri ed Elias sono attardati con le Bridgestone. D’altronde sviluppare moto e gomme sconosciute allo stesso momento non è facile.

Sorprese e delusioni

In Ducati regna l’ottimismo. Divisa tra Sepang con la squadra ufficiale e a Jerez con il test team (dove pare ci sarà anche Cardoso in sella), Capirossi è con i migliori, Stoner non ha commesso errori ed è poco staccato tirandosi dietro i positivi Hofmann e Barros con le Desmosedici clienti (ma assistite ufficialmente) del team Pramac d’Antin. Bene dunque le Rosse, non si capisce bene la situazione in Kawasaki, con De Puniet settimo e Jacque penultimo. Per non parlare del team Yamaha Tech 3: Tamada è andato forte, Guintoli è andato per terra, non prima di far segnare un 2’07″403 in linea con i tempi del recente passato. In sella ad una Aprilia 250, però…

MotoGP Test Sepang – Lunedì 22 gennaio 2007 – I tempi del Day 1

01- John Hopkins – Suzuki GSV-R 800cc – 2’02.277
02- Chris Vermeulen – Suzuki GSV-R 800cc – 2’03.049
03- Valentino Rossi – Yamaha YZR M1 800cc – 2’03.184
04- Colin Edwards – Yamaha YZR M1 800cc – 2’03.337
05- Nicky Hayden – Honda RC212V – 2’03.413
06- Loris Capirossi – Ducati Desmosedici GP7 – 2’03.538
07- Randy De Puniet – Kawasaki ZX-RR 800cc – 2’03.542
08- Daniel Pedrosa – Honda RC212V – 2’03.620
09- Makoto Tamada – Yamaha YZR M1 800cc – 2’03.785
10- Casey Stoner – Ducati Desmosedici GP7 – 2’03.944
11- Alex Hofmann – Ducati Desmosedici GP7 – 2’04.003
12- Alex Barros – Ducati Desmosedici GP7 – 2’04.011
13- Kenny Roberts Jr – KR Honda KR212V – 2’04.088
14- Carlos Checa – Honda RC212V – 2’04.101
15- Shinya Nakano – Honda RC212V – 2’04.138
16- Marco Melandri – Honda RC212V – 2’04.270
17- Shinichi Itoh – Ducati Desmosedici GP7 – 2’04.641
18- Toni Elias – Honda RC212V – 2’04.710
19- Olivier Jacque – Kawasaki ZX-RR 800cc – 2’04.718
20- Sylvain Guintoli – Yamaha YZR M1 800cc – 2’07.403

Alessio Piana

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