MotoGP – Test Losail Day 1 – Le Yamaha dettano legge

MotoGP – Test Losail Day 1 – Le Yamaha dettano leggeMotoGP – Test Losail Day 1 – Le Yamaha dettano legge

Transponder che non vanno, discrepanze nei tempi cronometrici, dilemmi sulle coperture testate in casa Michelin e Bridgestone, brutte cadute con Capirossi e Jacque sfortunati protagonisti. Splende però il sole al Circuito di Losail, primo vero appuntamento della MotoGP 2007 con tutti e 21 i piloti presenti in Qatar. Stranamente la pista non è stata ritenuta “sporca” (evidentemente Biaggi e compagnia in rappresentanza della Superbike hanno fatto un buon lavoro da… spazzini negli ultimi due giorni) e le temperature ottimali hanno concesso alle squadre la possibilità di provare al meglio delle condizioni per verificare lo stato di forma di moto e piloti. Cominciamo dunque a raccontare questo primo giorno a Doha con le notizie di cronaca: spiccano davanti a tutti le Yamaha Factory di Edwards e Rossi con tempi record, segue un positivo Stoner con le Honda distaccate; scivolata a pochi minuti dalle 18 (quando suona la sirena per stoppare la giornata di lavoro) per Loris Capirossi senza conseguenze, ne ha però la peggio Olivier Jacque che per una caduta ha riportato un trauma cranico con amnesia al seguito. Siamo già in clima Gran Premio insomma, con le Yamaha velocissime, da record e macroscopicamente in vantaggio sulla concorrenza. Per farla breve, le M1 800cc sembrano essere le moto “messe meglio” del Circus, con Valentino Rossi ottimo nei mini-stint di gara (aspettando la vera e propria simulazione, forse già domani) e già con un buon set-up di base trovato. La bontà dei Tre Diapason fa felice dunque il Dottore, che può già pensare in grande in ottica 10 marzo. Il perchè? Basta soltanto vedere di cosa è stato capace Colin Edwards, il più veloce con il crono 1’56″774. Vero, Losail da sempre è una pista favorevole alla M1, il “Texas Tornado” qui è sempre andato bene (a podio nel 2004 con la Honda-Gresini) e per sua stessa ammissione la YZR M1 800cc è “La miglior MotoGP mai guidata”. Il fatto che Edwards vada forte è la conferma più piacevole per Valentino Rossi, che ormai deve soltanto sciogliere i dubbi in merito alle Michelin da 16″. Oggi il Bibendum ha introdotto ulteriori novità, specifiche di gomme differenti da quelle testate a Sepang. Il nuovo responsabile di Michelin Competition-Moto, Weber, rammenda come sia necessario nel pre-campionato provare il più possibile nuove soluzioni, giuste o sbagliate che siano. Evidentemente se lo possono permettere, e la “spinta” portata dal competitor Bridgestone ha dato nuovo lustro allo sviluppo delle gomme francesi.

Valentino Rossi in pista a Losail

Bene così per la Michelin, non male nemmeno in Bridgestone, con una Ducati in forma ed un Casey Stoner (virgolette d’ordinanza) “ritrovato”. Non sbaglia più, ascolta il parere dei tecnici e di Capirossi col quale punta a “fare squadra”, si è gettato con umiltà verso questa opportunità della vita. Il giovane australiano sta diventando un vero e proprio professionista, ed è bello sapere che adesso anche i tempi stanno venendo fuori. A Losail l’anno passato ha fatto segnare sorprendentemente la pole position (sua seconda gara in MotoGP, arrivato in ritardo per problemi nel viaggio aereo), e la competitività scoperta con la Honda la sta ritrovando piano piano con la Ducati. Tutti soddisfatti gli uomini in Rosso, anche Loris Capirossi che, caduta a parte, ha fatto sempre “l’operaio” svolgendo alla perfezione il proprio programma di lavoro relativo allo sviluppo della Desmosedici GP7.
Progressi anche per la Suzuki, con John Hopkins ben piazzato (sesto) a conferma dell’ottimo potenziale della “Gamma 7” messa in cattiva luce soltanto dalla terribile “ammazza-gomme” curva 12 di Phillip Island. Più indietro le Kawasaki (in bocca al lupo per Olivier Jacque dopo questa brutta caduta), malissimo per chiudere il rendiconto Bridgestone le Honda Gresini. Marco Melandri si dice sicuro di trovare presto una soluzione ai problemi, che la RC212V ben si adatta al suo stile di guida e quel che serve è soltanto un pò di tempo. Purtroppo per il ravennate siamo a un mese dal via della stagione: o si trova una coesione tra Bridgestone e Honda, oppure i sogni di gloria si spezzeranno nelle difficoltà di una scelta quantomeno azzardata. Non basta che le Bridgestone siano un “jolly”: serve necessariamente la costanza di rendimento se davvero si vuol puntare al titolo iridato. Questo difficile matrimonio tutto nipponico complica la vita in un già difficile momento in casa Honda: Nicky Hayden le sta provando tutte per risolvere i problemi di gioventù della RC212V, i progressi si vedono a vista d’occhio, bene così, peccato le Yamaha siano oggettivamente imprendibili. Ci fidiamo della Honda, della professionalità della squadra campione del mondo e di una HRC che storicamente realizza sempre delle moto vincenti, certo però che fa specie vedere che la miglior Honda in classifica sia la… KR212V di Kenny Roberts, che di nipponico ha il motore e parte dell’elettronica ufficiale…

Nicky Hayden in sella alla Honda RC212V in Qatar

Aspettiamo dunque i prossimi giorni di prove a Losail, con la speranza di trovare una Ilmor più competitiva. Andrew Pitt non tiene il passo degli avversari, Jeremy McWilliams fa quello che può, stoicamente in pista tra stampelle e dolore insopportabile (non ha resistito più di 18 giri: altri piloti non sarebbero nemmeno scesi in pista), autore di un miglior crono di 2’07″660 (preso nella confusione dei transponder mattutini: al pomeriggio non ha fatto meglio di 2’10″341). Il problema viene dal motore, telaio… tutto insomma. Progetto sbagliato? Non propriamente. Sono gli avversari che vanno forte. Troppo forte.

MotoGP Test Losail – Martedì 13 Febbraio 2007 – I tempi del Day 1

01- Colin Edwards – Yamaha YZR M1 800cc – 1’56.774
02- Valentino Rossi – Yamaha YZR M1 800cc – 1’56.891
03- Casey Stoner – Ducati Desmosedici GP7 – 1’56.960
04- Kenny Roberts Jr – KR Honda KR212V – 1’47.064
05- Nicky Hayden – Honda RC212V – 1’57.070
06- John Hopkins – Suzuki GSV-R 800cc – 1’57.350
07- Loris Capirossi – Ducati Desmosedici GP7 – 1’57.360
08- Carlos Checa – Honda RC212V – 1’57.370
09- Alex Barros – Ducati Desmosedici GP7 – 1’57.690
10- Daniel Pedrosa – Honda RC212V – 1’57.700
11- Randy de Puniet – Kawasaki ZX-RR 800cc – 1’57.730
12- Marco Melandri – Honda RC212V – 1’57.760
13- Alex Hofmann – Ducati Desmosedici GP7 – 1’57.800
14- Shinya Nakano – Honda RC212V – 1’57.850
15- Chris Vermeulen – Suzuki GSV-R 800cc – 1’57.900
16- Makoto Tamada – Yamaha YZR M1 800cc – 1’58.408
17- Olivier Jacque – Kawasaki ZX-RR 800cc – 1’58.740
18- Toni Elias – Honda RC212V – 1’59.040
19- Sylvain Guintoli – Yamaha YZR M1 800cc – 1’59.700
20- Shinichi Itoh – Ducati Desmosedici GP7 – 1´59.966
21- Andrew Pitt – Ilmor X3 – 2´01.667
22- Jeremy McWilliams – Ilmor X3 – 2’07.660

Alessio Piana

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