MotoGP – Sachsenring FP2 – Melandri primo, Pedrosa una saetta

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Sachsenring è un tracciato un pò anomalo, una di quelle piste nate bene (nel 1927 era una vera icona per il motorismo tedesco, 6.3 kilometri comprendenti anche dei punti cittadini) e, con le sue cinque diverse evoluzioni per corrispondere agli standard di sicurezza della FIM/Dorna, trasformatosi in un misero kartodromo dove le MotoGP faticano a dare il meglio di sè. Un vero punto di domanda per i tecnici, che sentendo l’opinione dei propri piloti sono costretti a trovare dei compromessi atipici per abbinare punti lenti a curvoni decisamente elettrizzanti. Insomma, chi ha la moto a posto va forte in Germania, da subito, già dal venerdì, e la dimostrazione viene da Marco Melandri, che ritrovata una nuova tranquillità al proprio box (con lo “scambio” con Elias dei direttori tecnici Cecchini/Jimenez, con lo spagnolo a seguire adesso il ravennate) è stato capace oggi di segnare il miglior tempo nel secondo turno di prove libere, con il crono di 1’23″145.

Sarebbe troppo semplicistico ritenere che sia frutto del connubio Melandri/Jimenez: più realistico credere che Marco oggi è in forma, la Honda al Sachsenring non ha rivali e che da diverse stagioni a questa parte il team Gresini va sempre forte nel tracciato vicino a Dresda. “Riccio Melandri” ha un buon passo di gara, con ben dieci giri sotto l’1’24, un ritmo invidiabile ma…impareggiabile rispetto a Daniel Pedrosa.

Sì, lo spagnolo sembra ripetere Donington Park a due settimane di distanza: undici tornate sull’1’23 basso, solo due giri dei 32 percorsi sopra l’1’25. Paurosa costanza, prospettiva di un “bis” che può far solo bene per la lotta al campionato, meno a Nicky Hayden, oggi buon quarto ma in difficoltà nel finale optando per dei set-up che come spesso accade non si sono rilevati all’altezza di chi deve difendere la leadership.

“Kentucky Kid” domani tornerà all’opzione originale di assetto, la stessa che lo ha fatto ben figurare nelle fasi iniziali di questo turno di prove. E gli altri italiani? Loris Capirossi è terzo, gran bel tempo, peccato che non sia stato in grado di ripeterlo a lungo (mannaggia Bridgestone…); Valentino Rossi è invece settimo, autore anche di un “dritto” sulla sabbia senza conseguenza alcuna.

Il “Dottore” ha difficoltà nel T3 e T4, i punti dove Pedrosa e Melandri oggi hanno fatto la differenza. Chiudendo il capitolo dei piloti più veloci in proiezione gara, non dobbiamo escludere un certo Kenny Roberts Jr, buon quinto e costanze nel suo rendimento; un pò meno Stoner, cui forse paga la brutta caduta della mattinata.

A proposito di “mistake”, scivolate per De Puniet e Cardoso, con entrambi rientrati ai box senza problemi ma con le proprie moto distrutte, per la gioia soprattutto di Harald Eckl che nella gara di casa vede le proprie Kawasaki in difficoltà. Domani sarà un altro giorno, l’occasione principe per decifrare utili dati in vista della domenica. Oggi abbiamo avuto la prima impressione: domani saremo pronti per trovare conferme e smentite sul tema.

Alessio Piana

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