MotoGP – Preview Shanghai – Melandri: ”La pista mi piace”

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Istanbul per Marco Melandri è stata una boccata d’ossigeno dopo un inverno ed un inizio di campionato difficile e sicuramente al di sotto delle aspettative. La lotta per un posto sul podio e la ritrovata competitività in gara spinge il ravennate verso Shanghai con la volontà e determinazione di ben figurare. Nonostante non sia un tracciato, almeno nelle intenzioni, particolarmente favorevole alla Honda RC212V, Marco vuole puntare ad un buon risultato cercando di trovar subito nei primi turni di prove libere il set-up più congeniale al proprio pacchetto tecnico a disposizione.

“Arrivo in Cina caricato dal risultato della gara di Istanbul, non tanto per la posizone ma per come è maturata dopo un fine settimana difficile. In gara abbiamo ritrovato le sensazioni he avevo perduto durante le prove e sono riuscito a guidare a mia Honda in modo abbastanza incisivo. Adesso l’obiettivo è trovare fin dalle prime libere la strada giusta nella messa a punto della moto in modo da fare una qualifica che ci permetta di affrontare la gara per tornare a lottare per le primissime posizioni. Per le sue caratteristiche il tracciato cinese non è particolarmente favorevole per la nostra moto, ma la pista mi piace. Bridgestone ha dimostrato nelle prime tre gare della stagione di essere competitiva su tracciati dalle caratteristiche differenti confido quindi che anche a Shanghai possano essere a disposizione coperture decisamente valide”

Entrando più nello specifico, Marco Melandri commenta il tracciato di Shanghai con le sue particolarità e insidie…

“È un tracciato particolare, con due rettilinei, uno dei quali misura 1202 metri ed è il più lungo di tutto il Mondiale. La prima curva è sicuramente la più strana del campionato, perché è molto lunga, devi cambiare le marce mentre sei inclinato e presenta un forte dislivello. È importante avere una guida scorrevole nella parte mista (curve 3-4-5), uscire forte dalla curva 7 per essere veloci nel lunghissimo rettilineo; poi occorre prepararsi per la forte staccata in fondo al rettifilo (la più brusca del campionato), fondamentale per giocarsi un arrivo in volata”

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