MotoGP – Preview Rio – L’opinione di Brivio e il punto di vista tecnico

Avendo già visto Rossi e Checa sul podio quest’anno, Davide Brivio spera di rivedere la stessa scena anche alla fine della gara di Rio, ma riconosce che Rio presenta una sfida particolare oltre che una nuova opportunità di trionfo.

“Arrivare a Rio dopo quattro vittorie in sei gare dà una sensazione veramente bella,” ha detto Brivio. “Sono curioso di vedere come andranno le cose perché in passato questo è stato per noi un circuito molto difficile, ma tutto sembra essere diverso quest’anno. Quindi vediamo se le cose andranno bene da subito o se dovremo fare un po’ di fatica. Abbiamo fatto delle ottime gare a Rio, con Carlos sul bagnato nel 2001 e anche nel 2002, quando la gara è stata fermata e poi fatta ripartire. Sarà interessante vedere quali saranno le sfide, dal punto di vista della ricerca del set-up, che dovremo affrontare dopo il primo giorno.

“Il campionato è sempre più emozionante e sembra che al momento sia una questione privata tra Valentino e Gibernau. Alex Barros si è fatto vedere per la prima volta quest’anno ad Assen, poi c’è Biaggi che può sempre fare la differenza e anche Carlos ha il potenziale per poter stare con loro. In MotoGP quasi tutti i piloti hanno le capacità per poter fare bene. Siamo felici di poter già correre di nuovo per vedere come andranno le cose. Con Valentino stiamo vivendo un momento molto positivo, mentre dobbiamo fare in modo di mettere Carlos nella condizione di tornare sul podio il più presto possibile. La buona gara di Le Mans, con il secondo posto e il podio, sono risultati che è in grado di ripetere ad ogni gara. Questo è il nostro principale obiettivo in questo momento.”

Delle difficoltà logistiche nello spostarsi a Rio così poco tempo dopo una gara europea, Brivio ha detto, “Solo tre o quattro giorni dopo la gara di Assen tutto il nostro staff ed il nostro materiale si troverà dall’altra parte del mondo. E’ difficile, ma fa parte del nostro lavoro.”

IL PUNTO DI VISTA TECNICO
Trovandosi su un’area bonificata e vicino alla costa, Jacarepagua ha la tendenza ad avere un fondo irregolare per alcuni assestamenti avvenuti al terreno sottostante la pista dopo la sua costruzione nel 1978. Dopo le velocissime curve di Assen, la sospensioni posteriore potrà ora essere ammorbidita leggermente per adeguarsi al lavoro necessario ad assorbire gli avvallamenti e le cunette che abbondano su questa pista.

La pista di Rio, che sfrutta in alcuni punti l’ovale in stile Indy, non è utilizzata frequentemente quindi all’inizio del week end ha sempre un basso coefficiente di grip che però va aumentando con ogni sessione di prova. Questo è un ulteriore fattore da tenere presente nel già difficile compito di ricerca dell’assetto visto che l’aumento della velocità richiede sospensioni progressivamente più rigide.

A causa delle curve molto lunghe, una buona stabilità e un’altrettanto buona maneggevolezza costituiscono un compromesso ideale a Jacarepagua, mentre le numerose curve richiedono un’ottima trazione posteriore per uscite efficaci e per poter sfruttare al massimo la potenza disponibile.

Visto che la squadra non ha dati a disposizione per il fatto che Rossi non ha mai girato con la Yamaha YZR-M1 a Rio, c’è l’incognita relativa alla reazione dell’assetto di base che andrà verificata prima di poter procedere all’ottimizzazione finale. Fino ad ora la squadra ha provato un’ampia gamma di regolazioni per le sospensioni, indipendentemente dai dati a sua disposizione. Cosa che si è rivelata sempre molto utile durante le gare.

Visto che Rio è al livello del mare, l’erogazione della potenza sarà ottimale, ma una possibile variabile quest’anno è costituita dalle condizioni meteo. La gara si tiene durante l’inverno brasiliano e quindi le condizioni meteo potrebbero variare da un giorno all’altro.

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