MotoGP – Preview Qatar – Il commento di Brivio e il punto di vista tecnico

MotoGP – Preview Qatar – Il commento di Brivio e il punto di vista tecnicoMotoGP – Preview Qatar – Il commento di Brivio e il punto di vista tecnico

Il direttore del Team Gauloises Yamaha Davide Brivio sta ancora sorridendo da domenica quando Valentino Rossi ha regalato alla Yamaha il secondo titolo mondiale consecutivo nella classe MotoGP, ma sottolinea anche che c’è ancora molto lavoro da fare prima di considerare completamente chiusa questa stagione. L’italiano ammette di sentirsi molto sollevato adesso che il titolo piloti è assicurato, ma dice anche che la squadra ha ancora degli obiettivi da raggiungere prima della fine della stagione.

“Dopo esserci sentiti molto sotto pressione nelle ultime gare, la vittoria del titolo in Malesia ci ha dato delle sensazioni fantastiche,” dice Brivio. “Abbiamo avuto un paio di fine settimana difficili a Motegi e Sepang, ma alla fine il vantaggio che avevamo raccolto nelle prime undici gare della stagione è stato decisivo. Gli ingegneri, i meccanici, il management….tutti hanno dato il 110% per sostenere Valentino nel miglior modo possibile.

“Vorrei ringraziare ognuno di loro, i nostri partner tecnici e tutti quelli coinvolti in questo progetto che hanno fatto la loro parte perché potesse andare a buon fine. Questi ultimi due anni rimarranno nella storia del motociclismo: per noi è un risultato fantastico, oltre che un grande onore, poter far parte di questa leggenda.

“La gara dell’anno scorso in Qatar è stata molto strana, ma questa volta ci arriviamo molto più rilassati. Sappiamo tutti che in realtà la stagione non è affatto finita. Abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo, che era il titolo piloti, ma adesso vogliamo riuscire a conquistare anche quello costruttori ed il titolo squadre, oltre ovviamente a dare a Colin Edwards il massimo supporto in modo che possa conquistare il secondo posto in campionato. E’ importante continuare a lavorare con lo stesso impegno e la stessa concentrazione fino alla fine della stagione.”

IL PUNTO DI VISTA TECNICO

Situato alle porte della capitale Doha, il Circuito Internazionale di Losail ha ospitato la gara della MotoGP per la prima volta nel 2004 dopo un progetto eseguito a tempi di record e che ha visto la completa realizzazione del circuito e delle sue strutture in poco più di un anno con un investimento di 58 milioni di dollari e l’impiego di 1000 persone a tempo pieno. Visto che gli unici dati disponibili risalgono alla prima ed unica edizione del Gran Premio che si è tenuta lo scorso ottobre, ci sono ancora molte questioni in sospeso per gli ingegneri, i meccanici ed i tecnici del Team Gauloises Yamaha.

I 5,4 chilometri del circuito presentano sedici curve, dieci a destra e sei a sinistra, con una serie di sezioni che ricordano quelle di circuiti esistenti in altre parte del mondo e che sono piaciute molto alla maggior parte dei piloti l’anno scorso. Uno dei fattori che non è invece piaciuto nè ai piloti né alle squadre è stato l’eccessiva sporcizia del fondo a causa della sabbia che arriva sul circuito quando soffia il vento dal deserto che circonda la pista.

Con un rettilineo principale che misura 1.068 metri e curve di diversa natura, oltre a temperature dell’asfalto che raggiungono i 50°, l’assetto base delle moto sarà simile a quello utilizzato a Sepang, con una particolare attenzione alla ricerca di un buon bilanciamento tra freni e sospensioni che garantisca la massima stabilità nelle frenate violente, ma che garantisca anche un feeling che permetta di “sentire” il livello di grip della moto.

Yamaha MotoGP

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