MotoGP – Preview Estoril – Il commento di Brivio e il punto di vista tecnico

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Dopo alcune magnifiche prestazioni da parte dei suoi piloti e della sua squadra in quella che è diventata la stagione in cui il Team ufficiale ha dimostrato una competitività mai raggiunta prima, il Team Director Davide Brivio guarda all’Estoril come un’altra possibilità per le sue Yamaha di mettersi in luce. La ragione del suo ottimismo non dipende solamente dai recenti risultati in gara, ma anche alle ottime prestazioni fatte durante gli importanti test successivi al Gran Premio di Brno.
“Siamo rimasti a Brno per due giorni di test che ci hanno dato risultati decisamente positivi,” ha dichiarato Brivio. “Abbiamo continuato a lavorare sulle mappature dei motori e sugli assetti. I nostri tempi sul giro sono stati ottimi con le coperture Michelin, nonostante il fatto che alcune delle gomme usate fossero più morbide.”
Estoril, pur essendo una delle piste più lente in calendario, ha comunque delle curve veloci e delle curve lente e un lungo rettilineo. “Estoril può essere una pista favorevole alle nostre moto perché ha molte curve e chicane e la M1 si adatta bene a questo tipo di circuito,” ha detto Brivio. “Credo che possiamo fare bene. Carlos era in pole nel 2002 ed è evidentemente una pista su cui riesce a far bene. Dopo i test di Brno arriviamo in Portogallo con molte più informazioni sulla moto, in particolare per quanto riguarda la gestione dell’erogazione del motore. Non vediamo l’ora di continuare in questa sfida e ancora di più di riuscire a mantenere il nostro vantaggio in campionato.”

IL PUNTO DI VISTA TECNICO

Situato a soli sette chilometri dalla costa portoghese, l’Autodromo Fernanda Pires de Silva deve spesso subire i capricci meteorologici dell’Oceano Atlantico. I 4.182 metri della pista, che si trova su una collina, sono spesso in balia degli elementi che non fanno lesinare pioggia e vento improvvisi, al punto che accurate previsioni meteorologiche per il fine settimana di gara sono pressoché impossibili.
Estoril è un circuito caratterizzato da estremi contrasti. Grazie a uno dei rettilinei più lunghi del calendario MotoGP le moto possono raggiungere velocità massime vicine ai 320kmh, tuttavia la chicane è probabilmente la curva più lenta tra tutte quelle incontrate nelle 16 piste su cui si svolge il campionato. La pista detiene il “record” della velocità media più bassa; ad esempio, il giro record di Rossi superava appena i 150kmh. La curva numero cinque, che si percorre a 200kmh, e l’ultima curva – la Parabolica – sono due degli esami più difficili che piloti e moto devono superare e dove si mettono in evidenza il talento e le capacità tecniche del mezzo in curva. Tuttavia il gas viene raramente aperto fino in fondo nella parte restante del circuito, che è tortuosa e piena di curve da percorrere in seconda o terza marcia.
Con sfide tanto diverse da affrontare, gli ingegneri della squadra, assieme a quelli della Michelin, non hanno altra scelta che optare per un assetto che sia un compromesso per le due diverse situazioni. Le sospensioni, sia anteriori che posteriori, dovranno avere delle regolazioni che lavorino al meglio nella parte finale della gara per poter venire in aiuto ai pneumatici consumati dal duro lavoro che richiedono le nove curve a destra e le quattro a sinistra.
Vista la necessità di un utilizzo veloce e sensibilissimo della manopola del gas nella zona delle curve, una buona mappatura del motore e una risposta “dolce” all’apertura del gas sono fondamentali all’Estoril. I test fatti recentemente sul circuito di Brno hanno portato a progressi interessanti per la squadra ufficiale Yamaha proprio da questo punto di vista. Progressi quindi particolarmente utili e “puntuali” per poter affrontare le diverse sfumature e le peculiarità del mutevole circuito dell’Estoril.

Gauloises Racing

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