MotoGP – KTM abbandona il team KR già da Brno

Un macigno. Una tegola. Un fulmine a ciel sereno. Si sprecano le parole per commentare lo stato d’animo di Kenny Roberts Sr, Shane Byrne e di tutto il team KR, che in questi giorni ha dovuto realizzare l’abbandono della KTM, dei propri motori e finanziamenti in questo progetto, già a partire dal round di Brno. Un abbandono previsto per il finale di stagione, anticipato al primo Gran Premio dopo la sosta estiva, con la squadra inglese che si ritrova adesso senza il proprio punto di riferimento e costretta, con ogni probabilità, a recuperare quei V5 “nautici” che hanno contraddistinto le ultime due stagioni in MotoGP.

Una brutta separazione tra KTM e la KR, con la casa di Matthigofen che ha motivato il tutto per “Voler concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo dei motori a due tempi in 125 e 250, dove in quest’ultima categoria ci saranno due piloti ufficiali nel 2006”, come si legge nel comunicato stampa ufficiale. Una decisione condivisibile visti i risultati, ma assolutamente sorprendente visto il momento della stagione e tutto il budget che gli uomini in arancio hanno investito per questo debutto nella categoria (pagamento dello stipendio di Byrne, delle coperture Michelin, e sviluppo in proprio del V4).

Abbandona così la KTM la MotoGP senza lasciare alcun spiraglio di apertura, con il difficile pensiero di veder presto un V4 girare al banco corrispondente al regolamento 2007 (800cc). Tra lo stupore/delusione di Shane Byrne (“Potrei ritenermi libero da qualunque contratto, visto che era la KTM a pagarmi lo stipendio. Non so realmente cosa fare”), Kenny Roberts sta già pensando ad altro per il 2006, tornare ad essere una squadra satellite di qualche costruttore e non più factory in proprio. Già, ma con chi? Ritorno in Yamaha, che ha già annunciato la volontà di schierare solo tre M1? Kawasaki? O tutto sommato quei contatti con la BMW serviranno a qualcosa per il futuro?…

Alessio Piana