MotoGP – Juan Martinez: ”La Ducati non è indomabile”
Juan Martinez, ingegnere che alla vigilia del GP di Francia era arrivato in Ducati per aiutare Nicky Hayden, parla delle caratteristiche della Desmosedici, moto difficile da guidare ma che definisce “non indomabile”. In effetti dal suo arrivo in Ducati sono stati fatti molti test e le prestazione dei piloti sono notevolmente migliorate. La moto è diventata più guidabile anche se al momento solo Stoner è riuscito a portarla al limite, vincendo il campionato del mondo nel 2007 e arrivando secondo nel 2008 oltre ad essere costantemente tra i primi. Ecco le parole di Martinez (che in passato ha lavorato con piloti del calibro di Doohan, Rossi, Okada, Cadalora, Barros e Gibernau) rilasciate al sito spagnolo “Sport.es”.
“La Ducati non è indomabile. All’inizio della stagione poteva sembrare una moto molto critica da utilizzare in termini di guida, ma è cambiata e l’hanno dimostrato sia Hayden e Aleix Espargaro. La GP9 è più gestibile rispetto a prima e se vince le gare vuol dire che non è male. Ho incontrato Hayden nervoso, disorientata e confuso per la mancanza di risultati nel primo GP, ma non ha voluto rinunciare in nessun caso.
La confusione è stata trasferita al computer e quando sono arrivato come ingegnere di pista di Nicky ho avuto un duro lavoro da fare, quello che io chiamo “pulire il disordine”. L’assistenza di Stoner è stata molto importante. Nella nostra squadra non ci sono muri come in altre ed entrambi i piloti sono stati molto coinvolti. Nicky ha bisogno di provare molto più degli altri per ottenere il meglio da se stesso. Stoner è l’unico che è diventato campione con questo marchio ed è in grado di leggere le sensazioni offerte da questa moto, quindi il suo aiuto è stato molto utile per noi.”
Martinez ha parlato poi di Valentino Rossi, pilota con il quale ha lavorato in passato.
“Valentino è un professionista su cui non c’è nulla da dire. È bravo con qualsiasi moto, un camaleonte e se arriverà in Ducati è chiaro che arriverà perchè si può vincere e non tentare la fortuna.”
Il tecnico ha poi voluto dire la sua sul ritorno alla cilindrata 1000cc e al cambio di regolamenti che avverrà dal 2012
“La situazione economica richiede che ci siano dei tagli, è vero, ma ciò che mi preoccupa è che alla fine si distrugge l’essenza delle corse.”
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