MotoGP – Jerez QP1 – Stoner: ”Il nostro passo è buono”

Ancora veloce Casey Stoner, che in sella alla sua Ducati Desmosedici GP7 chiude oggi quinto ottenendo una buona seconda fila nonostante i problemi di grip e guidabilità. Alla fine un buon lavoro di analisi ha permesso ai pilota di ottenere un buon pacchetto e il cambio di forcella lo ha fatto sentire a suo agio anche sulla moto numero due, su cui poi non ha effettuato nessun altro cambiamento importante. Poche indecisioni per l’australiano per quanto riguarda le gomme, specialmente se non ci saranno cambiamenti importanti di clima; ha invece un’incertezza per quanto riguarda la moto da utilizzare, ma è convinto di poter fare bene, specialmente se guarda al 2006, quando partito sedicesimo arrivò sesto sul traguardo.

“Questa mattina abbiamo faticato un po’ perchè sembrava che fossimo tornati indietro nella messa a punto sotto il profilo del grip e della guidabilità”, commenta il vincitore di Losail. “Quindi abbiamo analizzato la situazione, abbiamo capito cosa fare e abbiamo ottenuto un buon pacchetto per il pomeriggio. Non eravamo invece riusciti a trovare un buon feeling con la moto numero due quindi abbiamo scambiato le forcelle, dalla prima alla seconda moto, e pare che il gioco abbia funzionato. Mi sono sentito subito a posto, e durante il resto della sessione abbiamo fatto solo qualche, piccola, ulteriore modifica; il nostro passo di gara adesso è davvero buono. Non sono del tutto sicuro se il problema fosse nelle forcelle o nella mia testa! Non ho ancora deciso con quale moto correrò domani perché entrambe vanno molto bene. Nell’ultima sessione abbiamo individuato anche la gomma per la gara e se domani la temperatura sarà la stessa di oggi, tanto meglio. In Qatar è andato tutto benissimo, qui potremmo fare bene ugualmente ma dobbiamo anche essere realisti perché domani saranno in molti a giocarsela lì davanti. La prima curva può essere bella tosta, come è successo l’anno scorso, comunque nel 2006 sono passato da quindicesimo in griglia a sesto al traguardo quindi diciamo che questa è una pista dove non si sa mai cosa può succedere”.

Marika Farinazzo