MotoGP – Intervista a Valentino Rossi, il Campionissimo

MotoGP – Intervista a Valentino Rossi, il CampionissimoMotoGP – Intervista a Valentino Rossi, il Campionissimo

Incontrare Valentino Rossi, l’uomo cui tutto nel motociclismo è possibile,
deve esser considerato come un pregio, come l’occasione di rappresentare i milioni
di appassionati della specialità attraverso la propria voce. Un vero
e proprio onore, perché se Valentino Rossi resta il campione del mondo
Moto Gp 2004, resterà nella storia come uno dei motociclisti (se non
“Il Motociclista”) più forte di tutti i tempi. Sette titoli
in carriera, 42 vittorie nella classe regina, 68 considerando anche 125 e 250.
Record su record battuti a bordo tanto della Honda RC211V quanto, per la grande
legge dei campionissimi, con la Yamaha YZR M1. Valentino Rossi è tutto
questo, è l’uomo delle sfide impossibili, l’emblema dello sport motoristico
a due ruote. Il passaggio da Honda a Yamaha ha calamitato l’attenzione generale
del pubblico e dei mass media, e tanto potrebbe essere anche per un’eventuale
accasamento con la Ferrari in Formula 1 dal 2006 in avanti. Per ora il Dottore
non ne vuole parlare, ma con le quattro ruote vi ha già preso contatto
non solo nel famoso test di Fiorano con la Ferrari F2004, ma anche nella sua
grande passione, i rally. Tralasciando la sfortunata esperienza al RAC del 2002
con una Peugeot 206 WRC, Rossi ha continuato a cimentarsi con i controsterzi,
specie nel Rally di Monza, ormai appuntamento fisso che chiude la stagione dell’Autodromo
brianzolo. Proprio in questa occasione, in “condominio” con i più
apprezzati giornalisti del Motomondiale, abbiamo avuto modo di sentire le dichiarazioni
di Valentino Rossi, subito dopo la conquista del terzo posto assoluto con la
Toyota Corolla WRC vestita con i colori Alice e gestita dal team Step2. Senza
mai dare risposte scontate, senza mai risultare banale: questo è Valentino
Rossi…



Valentino, grande terzo posto qui a Monza, coronato con la presenza incredibile
di 25.000 persone, venute praticamente solo per te, per festeggiarti e renderti
omaggio: ti aspettavi tutto questo calore da parte dei tuoi fans anche a Monza?



“Venticinquemila persone? Beh, non lo sapevo, sono tantissime, c’era sicuramente
anche tanta gente per me. Quest’anno la gente ha seguito le gare, si è
divertita ed emozionata seguendo la sfida con la Yamaha, questo per me è
un motivo di grande soddisfazione”



Peccato soltanto per il problema alla partenza del Master Show (rimasto fermo
nello scontro con Renato Travaglia in semifinale, ndr)…



“La mia macchina si è fermata come la donna al semaforo! Scherzi
a parte è stato davvero un peccato, però sono contento per quanto
ho dimostrato nel Rally. Al Motor Show ci riproverò, sarà più
dura perché non è semplice sfidare due ex-campioni del mondo quali
Colin McRae e Marcus Gronholm, questo è un bello stimolo per me, vediamo.”



Tornando alle due ruote, dopo aver battuto tutti i record, dopo aver dimostrato
la tua forza anche in sella alla Yamaha, qual è il tuo stimolo per vincere
nel 2005?



“Beh la battaglia più grande sarà sempre quella. Gli stimoli
più grandi saranno quelli di cercare di battere tutti un’altra volta
con la Yamaha. Poi ci sarà uno stimolo tecnico, visto che è un
anno che lavoriamo sulla moto e la nuova M1 è stata fatta anche secondo
le nostre indicazioni. Vediamo se riusciamo a portare la M1 al massimo della
competitività, questo sarà l’obiettivo”



Rivolgendosi a Davide Brivio, team manager del team Yamaha Gauloises in Moto
Gp, che ha corso il Rally di Monza in qualità di navigatore del Babbo
Graziano, gli chiede “Puntiamo al Mondiale Costruttori, va bene?”,
iride che manca alla Yamaha dal 2000.



La nuova M1 provata prima a Valencia poi a Sepang che impressione ti ha dato?



“La M1 è migliorata molto, adesso è molto più vicina
alle mie esigenze e al mio stile di guida. A gennaio a Sepang dovremo provare
ancora qualcosa di nuovo (un motore finalmente con più cavalleria, ndr,?),
ma per adesso, Motor Show a parte, si va in vacanza…”



E la Formula 1? C’è chi dice che a breve sarai nuovamente a bordo della
Ferrari F2004…



“Scusatemi, ma sino al termine del 2005 non voglio parlare di Formula
1 e di Ferrari. Non voglio esser cortese ma non c’è niente da dire, ormai
è diventata una cosa fine a sé stessa…Ne riparleremo, se sarà
l’occasione giusta, più in avanti…”



E nei rally adesso a che livello sei arrivato?



“Sicuramente il mio talento in moto è superiore rispetto a quello
in auto, ma anche qui non me la cavo male. In due giorni di gara ho commesso
soltanto un errore (5″ di penalità per aver sfiorato un birillo,
anche se pare sia stato toccato da un altro concorrente, ndr) e ho retto spesso
e volentieri il passo di due professionisti quali Capello e Travaglia (il primo
vincitore di due 24 ore di Le Mans, il secondo ex-campione italiano ed europeo
di rally, ndr). Certo, il Rally di Monza non è proprio un vero rally,
correre come ho fatto io nel 2002 il RAC è decisamente diverso, ma sono
migliorato molto in questi due anni. La mia Toyota Corolla è una buona
macchina, gestita bene dalla Step2, ma è certo al livello della concorrenza
(la Toyota si è ritirata dai rally nel 1999…). Il prossimo anno, magari
con un’altra auto, proverò a vincere…”



In ogni caso c’è stata la sfida con tuo Padre Graziano (giunto 17° assoluto,
“prendendosi” più di 5 minuti da Valentino…)…



“Beh ma Graziano se le prende sempre, c’è poco da dire…”



Ma quanti in questi anni possono dire di avertele suonate, Valentino?


 



Intervista e dichiarazioni raccolte da Alessio Piana


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