MotoGP – Intervista a Davide Brivio

MotoGP – Intervista a Davide BrivioMotoGP – Intervista a Davide Brivio

Sedici anni legato alla Yamaha, tra Superbike (una lunga carriera da team manager a cominciare dalla stagione 1990 con piloti del calibro di Pirovano, Russell, Haga, Edwards) e MotoGP. Dal 2002 a questa parte Davide Brivio è il direttore sportivo dei Tre Diapason nella classe regina del Motociclismo, l’uomo che ha indirizzato la squadra ai successi con la YZR M1 e al strappare nell’autunno 2003 Valentino Rossi alla Honda. Un personaggio fondamentale nella MotoGP, primo contatto per conoscere la situazione in casa Yamaha. Noi di MotoGrandPrix.it lo abbiamo incontrato al recente Rally di Monza, dove ha parlato della stagione appena conclusa, della delusione iridata e delle ambizioni in vista di un 2007 che vedrà al via le 800cc.

Questa è stata in tutte le principali serie motoristiche la stagione delle rimonte mancate. E’ più forte la soddisfazione per essere giunti a un passo da un titolo che, fino a metà campionato, sembrava inarrivabile o la delusione per averlo mancato?

“Se anche la nostra è stata una delle rimonte non riuscite di quest’anno, allora significa che abbiamo fatto semplicemente una cosa normale! Scherzi a parte, la delusione per non aver vinto il campionato all’ultima gara è stata tanta e penso si sia vista bene. Ovviamente, queste sono le corse, questo è lo sport. Ci ha dato sicuramente molta soddisfazione aver recuperato 51 punti perché credo che abbiamo dato una lezione prima di tutto a noi stessi, e poi magari anche agli avversari, sul fatto che bisogna sempre crederci. Quando a metà stagione eravamo a -51 era difficile crederci, ma ci abbiamo provato, pensando di non aver nulla da perdere, e penso che abbiamo lavorato molto bene. Da questa esperienza, da questo finale di stagione secondo me eccezionale, anche se finito male, dobbiamo mantenere la stessa motivazione e concentrazione, cercando di mettere le stesse energie anche nel prossimo campionato. Questo è quello che credo succederà. Sarà un campionato più difficile di quello appena concluso perché i giovani sono già pronti, ma noi abbiamo delle motivazioni in più, perché non avendolo vinto non intendiamo perderlo un’altra volta. In ogni caso, l’incertezza è la caratteristica dello sport e quindi vedremo come andrà a finire. Penso che ci divertiremo.”

Che cosa è passato nella sua testa nel momento critico dello “scivolone” di Valentino?

“Ovviamente è stato un momento difficile, però sinceramente fino alla bandiera a scacchi siamo rimasti tutti in silenzio e non abbiamo considerato perso il campionato. Le corse sono imprevedibili e finché la gara non è finita ci si può aspettare di tutto. Dopo c’è stata un po’ di delusione, però il lato positivo di quest’anno è che il gruppo si è rafforzato. È emersa la forza di questa squadra, siamo rimasti uniti nei momenti difficili e anche nella sconfitta. Insieme cercheremo di ritornare a vincere, questo è il nostro motto. Come ho detto sarà difficile, ma siamo qui per questo.”

La colpa della sconfitta è per buona parte da ascrivere ai ben noti guai tecnici di inizio stagione. È possibile che la causa di questo sia una certa mancanza di concentrazione da parte di Valentino nei mesi cruciali dello sviluppo, in cui si è ritrovato nel bel mezzo di un possibile passaggio in F1?

“Lo escludo completamente. Con la Formula 1 ha fatto un test a gennaio, dopodiché penso che già dopo quel test avesse già bene in mente che le quattro ruote non facessero per lui. Quindi, dopo il test ha ripreso subito lo sviluppo della moto e lo abbiamo sempre visto molto concentrato e motivato. Comunque, la moto, durante i test invernali, sulle piste in cui abbiamo girato è sempre andata bene, addirittura abbiamo dominato i test a Barcellona con tutti i piloti Yamaha. Questo è segno che il lavoro era stato fatto bene. Abbiamo riscontrato il problema per la prima volta a Jerez, una pista in cui non eravamo mai stati a provare. Questi problemi sono stati dovuti ad altre cause e hanno condizionato la stagione, però abbiamo perso il campionato per cinque punti e io potrei elencare almeno dieci occasioni in cui abbiamo lasciato cinque punti per strada. Penso che sia un campionato che abbiamo perso noi, perché Hayden ha vinto con 252 punti e Valentino non ne ha mai fatti meno di 300, anche quando le gare erano solo 16. Il lavoro che dobbiamo fare l’anno prossimo è innanzitutto quello di non mancare, di esserci, e poi di lottare fino alla fine con gli avversari più difficili.”

La sconfitta, dopo anni di dominio, potrà dare un’ulteriore spinta psicologica a Valentino nel 2007?

“Sì, anche se non ne avevamo bisogno. Cercando di far tesoro di quello che è successo, il fatto di aver perso il campionato, come ho detto, ci mette nella condizione di non volerlo perdere un’altra volta. Per questo cercheremo che non si ripeta quanto è successo nel 2006, ma non smetterò mai di ripetere che sarà molto difficile. Dovremo veramente utilizzare tutte le nostre risorse.”

Come valuta la stagione di Colin Edwards e i motivi che vi hanno spinto al rinnovo?

“Colin ha sofferto più di Valentino i problemi tecnici di inizio stagione e non è mai riuscito a recuperare in pieno. Ha fatto una bella gara ad Assen, dove purtroppo è mancato all’ultima curva, però ha sofferto un po’ di più i problemi della moto. Noi abbiamo deciso di confermarlo perché abbiamo già due anni di esperienza con lui, ci avviamo verso la terza stagione, riteniamo importante la continuità e secondo me lui, con la 800, potrà ancora dire la sua. Ovviamente starà a noi mettergli a disposizione una buona moto.”

È ancora presto, ma quali sono le impressioni dei primi test invernali?

“Per il momento buone, i test sono andati abbastanza bene, però è solo novembre e quindi è troppo presto per fare dei bilanci. La cosa più importante emersa da questi test è il fatto che non abbiamo chattering a Jerez de la Frontera e quindi, probabilmente, se non c’è lì non lo avremo in nessun altro circuito. Con questa consapevolezza continuiamo a sviluppare la moto per il resto della stagione.”

Fabrizio Corgnati

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