MotoGP – In HRC discutono delle indicazioni di Hayden

MotoGP – In HRC discutono delle indicazioni di HaydenMotoGP – In HRC discutono delle indicazioni di Hayden

Come pilota non si discute, come tester nemmeno, anche se, come è lecito nel mondo delle corse, avere qualche dubbio in merito quando le cose (a volte) non vanno per il verso giusto. In HRC si sta discutendo in questi giorni del Nicky Hayden versione tester, cercando di capire cosa ha portato di buono e su cosa può aver sbagliato in certe occasioni il ragazzo del Kentucky. Per farla breve, in Honda non hanno preso proprio benissimo come per ben due volte quest’anno Nicky ha letteralmente “cannato” le valutazioni su alcune novità tecniche non di poco conto: il valore della RCV “Brno Type” e del telaio evoluzione portato in pista per la prima volta a Donington Park.

Prima di addentrarci nei meandri di queste valutazioni, è doverosa fare una premessa: in HRC quest’anno, dopo due stagioni del dopo-Rossi fallimentari, è stato deciso internamente di affidare a Nicky Hayden lo sviluppo di una moto “evoluzione”, la Brno, mentre Pedrosa, considerando la sua inesperienza nella top class, sono affidati compiti “secondari”, ad esempio prove per conto di Michelin. A loro si è affiancato quest’inverno Tadayuki Okada, ripreso come tester considerato più sensibile e professionale nelle valutazioni rispetto a Tohru Ukawa.

Hayden è stata la persona su cui incentrare tutti gli sviluppi possibili dell’arma totale per la MotoGP 2006, la moto che rappresenterà il passaggio da 990 a 800 (non è un mistero che la moto 2007 prenderà spunto dalla “Brno”), la RCV della riscossa. Un solo pilota per questi compiti, per evitare l’errore delle due precedenti stagioni, quando le indicazioni spesso in contemporanea di Barros, Biaggi e Gibernau portarono alla confusione più totale e ai trionfi di Valentino Rossi e della Yamaha. La Honda si è ritrovata quest’inverno un valido tester…in casa, un Hayden mai visto prima capace di percorrere anche 100 giri al giorno senza aprir bocca: da solo nel pre-campionato ha percorso ben 6000 kilometri, quasi la metà soltanto a Sepang.

Se oggi la “Brno Type”, proprio con Hayden, è in testa al Mondiale, il merito va sicuramente al pilota imbattuto a Laguna Seca. Nicky è riuscito a dare le indicazioni giuste, a trovare spesso la forza e la determinazione di provare assetti e gomme a lui poco congeniali, ma soltanto per avere dei dati in più, per passare in Giappone delle informazioni su cui lavorarci nelle settimane a seguire. Grande tester e pilota Nicky ma…c’è un ma. Come detto in apertura di articolo in HRC stanno discutendo su due valutazioni errate fornite dal Kentucky Kid nel corso di questa stagione.

Non pòssono non ritornare alla mente le sue parole nei test di Sepang, ribadite a gran voce nelle altre prove private a seguire: “La Brno è una moto dal grandissimo potenziale, ma tra poco comincerà la stagione e noi non siamo pronti, con questa moto non possiamo puntare al campionato. Preferirei lavorare ancora sul telaio 2005, col quale mi trovo meglio e sono più veloce”. Inizia la stagione, terzo posto a Jerez, secondo a Losail e Shanghai, ancora terzo a Istanbul, ecco Nicky in testa alla classifica, un primato che non lo ha lasciato per un istante a nessuno, quando mancano soltanto cinque gare alla conclusione. Evidentemente Hayden va forte e la Brno Type non è malaccio: poco più in avanti, precisamente dopo Assen, l’americano si lasciò scappare che evidentemente aveva ragione la Honda a imporgli l’evoluzione della RC211V.

Poco male insomma, basta vincere e tutto viene lasciato nel dimenticatoio. Il problema per Nicky è quando non sei sul gradino più alto del podio: in questi giorni a Brno, dove ha chiuso al nono posto domenica per un non ufficializzato problema di elettronica/frizione, è tornato a provare nei test post-GP il telaio accantonato a Donington Park. In quell’occasione l’HRC portò in pista un chassis preparato secondo le indicazioni del proprio pilota #1, affrettando il debutto al venerdì della corsa inglese. Hayden lo abbandonò subito, ritenendolo poco competitivo e, soprattutto, autolesionistico dedicarci tempo in un weekend di gara.

Valutazione che si scontra con il feeling e la competitività raggiunta nelle scorse due giornate a Brno: Nicky sorride, ha parole di elogio verso il nuovo chassis, tutto bene insomma, peccato soltanto che lo stesso medesimo telaio era stato ritenuto poco competitivo solo due mesi indietro nel tempo. In HRC gli hanno probabilmente fatto notare che questa sua presa di posizione è stata dettata da un’errata scelta di set-up ed un weekend dove non ha mai trovato il bandolo della matassa, nè con il nuovo nè con il vecchio telaio.

La domanda sorge dunque spontanea: ma com’è possibile che il leader del mondiale sbagli due valutazioni così importanti per lo sviluppo di una moto? Una risposta la avremo nel prossimo inverno, quando Nicky dovrà indirizzare la retta via per la 800cc: con le moto di seconda generazione, saranno i piloti ad avere un ruolo predominante nello sviluppo, più di quanto sia possibile oggi con le 990, dove le loro sensazioni saranno più importanti di qualsiasi prova al banco o simulazione al computer. Hayden giocherà un ruolo fondamentale in HRC, insieme a Daniel Pedrosa. Sì, perchè anche il fenomeno spagnolo dirà finalmente la sua nella “costruzione” di una MotoGP: a questo punto l’HRC a chi terrà conto per lo sviluppo della 800?…

Alessio Piana

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