MotoGP – Fiat-Yamaha, forse ci siamo (mercoledì l’annuncio?)
Per promuovere la nuova 500, non c’è niente di meglio di due Yamaha 800cc. Così sembra aver pensato qualcuno di spicco (Lapo Elkann, a quanto pare) negli ambienti Fiat, che dallo scorso mese di novembre in avanti ha portato in avanti la trattativa più rumoreggiata degli ultimi tempi. La Fiat è prossima ad acquisire il ruolo di “Main sponsor” del team Yamaha Factory MotoGP, con un biennale dai 10 ai 15 milioni di euro a stagione. Il recente bilancio positivo e competitivo nei confronti della concorrenza ha concesso alla casa torinese di investire molto in ambito pubblicitario, e l’esposizione mediatica offerta dalla MotoGP, dalla Yamaha e soprattutto da Valentino Rossi (ricordate il successo italiano della Honda Civic con il “Dottore” in qualità di testimonial?) era un’opportunità da non lasciarsi scappare.
Non è stato facile, perchè i “copecchi” non sono stati tutto in questa lunga e complicata trattativa. Il poco tempo a disposizione (Camel ha deciso di non prolungare la partnership con Yamaha nel mese di ottobre 2006), i pensieri dei quadri aziendali in Giappone (“Nessun dramma se correremo senza sponsor, anzi, sarà meglio per il brand Yamaha”) e la concorrenza di altri marchi (stando ai rumors iberici Telefonica era molto interessata al programma) hanno complicato la buona riuscita di questa operazione.
Adesso sembra siamo giunti all’epilogo, pronti a vedere dai test IRTA a Jerez (quando la Yamaha mostrerà i colori 2007) la livrea Fiat in azione, con sfondo bianco ed il nuovo logo che richiama il boom economico degli anni ’50 ben in vista. L’annuncio potrebbe essere dato già nei prossimi giorni, probabilmente mercoledì, quando a Roma sarà svelata la Nuova Bravo, vettura di segmento C indicata a sostituire la sfortunata e poco felice Stilo. Per la cronaca non è il debutto assoluto di Fiat nel mondo delle due ruote in qualità di sponsor: sempre nel Motomondiale, a cavallo dei primi anni ’90, era ben visibile il logo Fiat nelle carene delle Cagiva 500. Questa volta, però, è tutta un’altra cosa…
Alessio Piana
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