MotoGP – Crisi WCM, possibilità di correre al lumicino

Si spengono i riflettori, si chiude il sipario. Peter Clifford viene lasciato solo. Solo, con i bei ricordi di cinque affermazioni in 500 con Crafar, Laconi e McCoy, con il sogno mancato di vincere con moto preparate in proprio. La WCM, World Championship Motorsport, difficilmente parteciperà alla MotoGP 2006. Budget risicato, mancato accordo (firma) con Bimota che doveva occuparsi di telai, motori KTM non ancora acquistati, sponsor che non si vedono. Pons ha lasciato con la promessa di tornarci, presto potrebbe seguirlo Clifford, colui che ha reso delle Yamaha YZF R1 dei prototipi per la classe regina, ma anche la stessa persona che per anni aveva portato le proprie YZR 500 nelle primissime posizioni, regalando di fatto il titolo costruttori a Yamaha nel 2000.

Non si vede una via d’uscita. Forse anche un munifico sponsor non può bastare: il tempo stringe, spazio per render competitive le WCM-Bimota-KTM non c’è. Recuperar le Harris, sembra quasi un insulto. Dorna e IRTA non aiutano e non aiuteranno, impegnate a curare mali peggiori.

Un arrivederci, non un addio, quello che sta per dare Peter Clifford. Per una griglia che così conterebbe solo 19 moto. Diciannove…

Alessio Piana