MotoGP – Brno Day 1 – Tamada, poco feeling con il retrotreno

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La MotoGP torna a caratterizzare i weekend degli appassionati di motociclette ed il Konica Minolta Honda Team, con il suo pilota Makoto Tamada, incomincia il lavoro di messa a punto in previsione delle prove di qualifica di domani pomeriggio. Makoto ha potuto riprendere il feeling con il pacchetto tecnico a sua disposizione per cercare il miglior assetto indispensabile quando dovrà lanciarsi alla ricerca della massima prestazione nel turno ufficiale di domani pomeriggio, l’unico utile per definire la griglia di partenza. Tra la prima e la seconda sessione di prove libere, Tamada è riuscito a migliorare il proprio tempo di quasi mezzo secondo, posizionandosi al diciassettesimo posto. Makoto non ha ancora sufficiente feeling con il retrotreno della moto e questo gli impedisce, per ora, di capire dove stia il limite di aderenza della gomma. Sarà questo il settore in cui si concentrerà il lavoro dei tecnici domani, con l’obiettivo di trovare il compromesso ottimale tra il setting della sospensione e la scelta del pneumatico posteriore.

Luca Montiron – Team Director Konica Minolta Honda

“Il feeling del pilota con la moto non è buono e la conferma è il basso livello della nostra prestazione. E’ una situazione anonima per Makoto perché è un profondo conoscitore delle caratteristiche della RC211V. Dobbiamo analizzare il motivo di questa opaca prestazione. Ad essere sinceri, pensavamo di partire meglio, però questo è il nostro attuale limite. Dobbiamo capire cosa non funziona al più presto. Nei due turni di domani, mi auguro che il Team riesca a far compiere a Tamada uno “step” in avanti significativo, dando la possibilità a Makoto di girare sui tempi del gruppo di testa.”

Makoto Tamada – Pilota Konica Minolta Honda
(17 posizione – 2’00.488 – 38 giri)

“Abbiamo dedicato tutta la mattina per cercare di risolvere un problema di chattering che fino ad ora non avevamo mai incontrato e questo ci ha fatto perdere tempo prezioso per compiere ulteriori accorgimenti tecnici. Poi nel pomeriggio, dopo aver in parte risolto questo problema, abbiamo lavorato sulla parte posteriore della moto. Infatti la moto in curva non mi dà la giusta confidenza per spingere al massimo e questo mi fa perdere molto tempo. Solo verso la fine abbiamo incominciato a girare discretamente, ma era ormai troppo tardi per ottenere una posizione di rilievo. Spero di raccogliere sin da domani mattina i frutti del lavoro svolto oggi.”

JiR Racing

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