MotoGP Assen: Andrea Dovizioso “Ad un certo punto ho pensato di poter vincere”

Il forlivese è stato autore di una grandissima gara chiusa in seconda posizione

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Grandissimo secondo posto per Andrea Dovizioso al Dutch TT di Assen, ottava tappa del motomondiale 2014. Il centauro forlivese della Ducati dopo una partenza a razzo ha preso il comando delle operazioni all’ottavo passaggio, mantenendolo fino al quindicesimo. Con le gomme rain la sua GP14 era ben bilanciata e questo gli ha permesso di avere anche quattro secondi di vantaggio sul più diretto inseguitore, Marc Marquez, che poi nel corso del sedicesimo giro è tornato davanti andando a vincere il suo ottavo Gran Premio della stagione. Ecco cosa ci ha raccontato il forlivese.

Andrea, hai corso una grande gara, hai anche pensato di potercela fare a vincere?

“Non saprei, sarebbe stato difficile, ma sono rimasto sorpreso anche io. Giravo in 1’36″4 e il gap rimaneva simile. Poi ha iniziato a piovere e non ti puoi fidare troppo di chi ti da la bandiera. In alcune curve c’era, in altre no. Nelle curve a sinistra girando con quel passo c’era il rischio di non avere la giusta temperatura, quindi non ho voluto prendermi troppi rischi. Per tre giri ho spinto al massimo ma sapevo che mi avrebbe ripreso. Il davanti mi si chiudeva troppo facilmente, quindi ho preferito non rischiare.”

La pioggia quindi in un certo senso ti ha rallentato?

“Possiamo dire di si, perchè essere davanti e non sapere quali condizioni troverai ti rallenta. Se fosse stato ancora asciutto credo che avrei potuto resistere di più, ma sarebbe stata comunque dura.”

Ti aspettavi di fare una gara di questo tipo?

“Assolutamente no, però ho fatto una grande partenza e avevo un buon feeling. Credo che la strategia migliore sia stata quella di capire quali curve fossero asciutte e quali no. Credo che il grosso gap con Marc l’abbia fatto sull’asciutto e non dove era bagnato.”

Valentino Rossi ha azzardato le slick, pensi sia stata una scelta troppo spinta?

“Non ha preso una decisione troppo “fuori”. Ha molta esperienza su questa pista e anzi molti piloti compreso me hanno pensato di cambiare moto nel giro di ricognizione. Avrebbe quindi avuto un vantaggio, ma certe curve erano troppo bagnate. Un rischi quindi non da “stupidi” ma poi purtroppo per luì ha iniziato a piovere. Non è stata una strategia vincente ma ci poteva stare.”

Questo risultato rafforza la tua posizione in Ducati?

“Non credo che ce ne sia bisogno, ormai ci conosciamo, quindi direi di no. Certo è un risultato importante essere il primo pilota Ducati, ma corro per stare davanti e non per questo. Essere felici per questi risultati è positivo soprattutto per il team, ma sull’asciutto in condizioni normali non siamo ancora competitivi.”

Hai fatto due podi e sei quarto nel mondiale, possiamo parlare di miracolo?

“In genarale no, ma con il livello che abbiamo noi potrei dire di si. Con il livello che c’è della MotoGP adesso essere quarti non è un miracolo ma un qualcosa di speciale.”

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