MotoGP – 800cc, a che punto siamo?

MotoGP – 800cc, a che punto siamo?MotoGP – 800cc, a che punto siamo?

Non sarà un passaggio epocale come quello vissuto nel 2002, ma la trasformazione dei prototipi MotoGP a quattro tempi da 990 a 800cc per il 2007 sarà di quelli che lasceranno il segno. Ufficialmente per ragioni di sicurezza, il passaggio a 800cc ha complicato i piani di diverse case costruttrici, costrette senza soste a lavorare in un doppio progetto per non cedere il passo per questa stagione e non vedersi impreparate per il 2007. Chi più, chi meno, ha già programmato lunghe sessioni di test per svezzare le 800cc, e la pausa estiva ha rappresentato il “boom” su questo argomento. In questo articolo cercheremo di fare il punto della situazione casa per casa dello sviluppo delle moto che cambieranno la top class tra pochi mesi: un report essenziale per capire i risultati delle prossime prove private in giro per il mondo delle varie squadre…

Honda

Prima a volere il passaggio alle 800cc, inevitabilmente in vantaggio sulla concorrenza nello sviluppo della moto 2007. La Honda del prossimo futuro è già realtà, e sebbene non si sia ancora vista ha già fior di settimane (per non dir mesi) di test alle spalle in Giappone. Due progetti in parallelo (3 e 4 cilindri, sempre a V), uno scelto per confermare la propria supremazia tecnica: sarà con ogni probabilità un V4 il motore 800cc per la RC212V, dove il 2 sta per seconda sfida del 21° secolo. Il debutto pubblico della nuova moto era atteso per i test post-GP Brno, ma in HRC si è scelto di rinviare a Motegi o più in avanti in calendario, per non distolgliere concentrazione e forze ai propri piloti in lotta per il titolo (per svezzare la moto sono stati affidati Tadayuki Okada e Tohru Ukawa). Sei RC212V vedremo nella stagione 2007, con la Honda pronta a raddoppiare la fornitura di propulsori al team di Kenny Roberts (che a fianco del figlio porterà in gara un altro pilota, preferibilmente inglese, vedi Toseland o Haslam). La presentazione alla stampa è fissata poche ore dopo il Gran Premio conclusivo di Valencia, dove saranno resi noti i dettagli tecnici.

Yamaha

Dopo la nostra anteprima, è arrivata la conferma in successione dagli altri organi di informazione: la Yamaha 800 sarà in pista lunedì 21 (e probabilmente anche nella giornata successiva) a Brno con Valentino Rossi in sella. Al contrario di altre case, la Yamaha ha preferito anticipare i tempi, complice anche la tripla trasferta extra-europea di Motegi, Phillip Island e Sepang. Non avendo tanto tempo a disposizione, si è preferito affidare la “M1 2007” a Rossi sin da agosto, dopo le prime “ricognizioni” effettuate a Sugo da Wataru Yoshikawa e Norihiko Fujiwara. Mantenuto il schema di un 4 cilindri in linea, la 800cc dei Tre Diapason è pronta al debutto, ed un esemplare è già arrivato nella sede di Gerno di Lesmo, a pochi kilometri da Monza.

Ducati

Alla luce del sole mugelliano, la Ducati 800cc sin dallo scorso 2 maggio è in pista nel tracciato toscano, con il primo test affidato a Vittoriano Guareschi. La Desmosedici GP7 è partita da mesi di prove al banco e studi per sfruttare al meglio la conoscenza infinita della distribuzione desmodromica, mantenendo inalterato lo schema di un 4 cilindri a V di 90° (che Preziosi ama chiamare a “L”). Subito ottimi tempi sul giro (si parla di 2″ sopra ai tempi della corsa di giugno), confermati anche da Shinichi Itoh e Alex Hofmann, gli altri due piloti che hanno preso le misure della moto 2007. Non c’è stata la possibilità, per infortunio e mancanza di tempo, di vedere finora Capirossi in sella alla GP7: poco male, un esemplare il team Ducati Marlboro lo porterà in pista a Brno il 21 agosto proprio per il centauro tricolore…

Suzuki

Un primo shakedown alle spalle e niente più. Questo il ruolino di marcia della Suzuki 800cc, rimasta in Giappone senza concedere la possibilità a Hopkins e Vermeulen di prendere dimestichezza con la nuova nata di Hamamatsu (sempre un V4). Akiyoshi e Aoki i tester scelti per portare avanti lo sviluppo, con i titolari che entreranno in gioco solo a novembre per un primo contatto a Sepang. Delle quattro sorelle giapponesi, la Suzuki sembra esser quella più in ritardo sul programma.

Kawasaki

Era previsto in questi giorni un test nel tracciato nipponico di Autopolis, ma in Kawasaki hanno preferito rimandare a Motegi il debutto della 800. Nakano e Matsudo saranno in sella, mentre Randy De Puniet non è stato informato del progetto. Al team Eckl la moto arriverà più in avanti nel tempo, quando tutto sarà perfezionato e si riceverà l’OK dai piloti sul valore effettivo del 4 in linea di Akashi.

Ilmor

Sarà la seconda casa europea nella MotoGP, il primo progetto indipendente della nuova generazione della top class. La Ilmor della coppia Mario Illien-Eskil Suter è già realtà: 4 cilindri a V di 70°, shakedown con lo stesso Suter a Silverstone, primo vero test con Max Neukirchner a Most. Tante voci sui papabili piloti, una sola certezza: il progetto procede senza soste, quanto basta per richiedere alla FIM la wild card per i round conclusivi della stagione a Estoril e Valencia.

Alessio Piana

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