Moto2: La partenza “anticipata” di Losail spiegata da Mike Webb

Ben otto le partenze anticipate, tra cui quella di Franco Morbidelli

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Moto2 Qatar – La gara inaugurale della classe Moto2 in Qatar è stata caratterizzata da ben otto piloti “navigati” che hanno fatto una falsa partenza, il classico “Jump Start”, Alex Rins, Franco Morbidelli, Johann Zarco, Marcel Schrotter, Robin Mulhauser, Sam Lowes, Sandro Cortese e Takaaki Nakagami. Un qualcosa di anomalo e mai visto prima che prova a spiegare il direttore di gara Mike Webb. Ecco cosa ha detto al sito ufficiale della MotoGP, parlando anche del ritardo nell’infliggere la pena a Morbidelli e Cortese.

Prima di tutto come si può definire un “jump start”?

“È qualsiasi movimento della moto fatto prima dello spegnimento del semaforo al di là dell’eventuale vantaggio o meno rispetto agli avversari. Esiste un giudizio su questo aspetto solo nel caso il pilota si muova prima dello spegnersi del semaforo ma poi riesce a fermarsi quando le luci dell’impianto semaforico sono ancora accese. Non è il caso del Qatar, quando tutte le otto partenze anticipate sono state fatte prima che la luce si spegnesse le moto sono partite prima delle altre.”

Che cosa ha causato il ritardo nella valutazione di alcuni casi a Losail?

“Abbiamo avuto un problema tecnico con le immagini che registrano la partenza, alcuni fotogrammi non sono stati registrati correttamente ma dopo siamo stati in grado di analizzare la situazione e infliggere le pene. Nel caso di Morbidelli e Cortese, non sono stati puniti con la procedura del ride trough perché non era possibile vista la mancanza di tempo. Il regolamento impone la comunicazione della procedura di passaggio dai box quando non mancano meno di quattro giri alla fine, poi scatta la sanzione sul crono.”

Alcuni fan hanno ritenuto che l’infrazione di Morbidelli sia stata la più evidente di tutti ma è stata punita per ultima, il motivo?

“Anche se in televisione sembra una partenza anticipata non è detto che concretamente che lo sia; la misurazione è fatta grazie ad una macchina fotografica con 500fps (fotogrammi per secondo, ndr) su ogni pilota con queste immagini che catturano i movimenti iniziali delle moto; poi noi dobbiamo analizzare le immagini, indipendentemente da quello che la scuderia e il muretto vede.”

E il presunto tremolio della luce dell’impianto semaforico?

“Abbiamo sentito i commenti, ma da un controllo video non abbiamo riscontrato nulla di anomalo. Abbiamo anche verificato il tempo di accensione prima del via ed è risultato essere regolare: 3 secondi quando il regolamento parla di un minimo di 2 ad un massimo di 3 secondi.”

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