Manuel Poggiali chiarisce una volta per tutte il contatto con il connazionale Alex De Angelis

Quante falsità sul mio conto

Manuel: “Per me parlano il mio passato ed il mio stile di guida: si può dire tutto, ma certamente non si può affermare che io sia un pilota scorretto. Amo il mio lavoro e sono uno sportivo: cerco sempre di vincere, ma lo faccio in modo pulito, senza danneggiare i miei avversari”.

A parlare così è Manuel Poggiali, campione in pista e ragazzo educato e sincero nella vita di tutti giorni. Il pilota della Gilera non ci sta: dopo lo scontro con il connazionale Alex De Angelis all’ultimo giro del Gp di Jerez su di lui si è scatenata una vera e propria bufera. Molti l’hanno messo sotto accusa, in tanti hanno giudicato intenzionale la manovra con cui ha messo fuori gara il rivale dell’Aprilia.

“Sono state scritte e dette troppe falsità sul mio conto, si è voluta creare una polemica inesistente, attribuendomi prima un comportamento che non mi appartiene e poi delle affermazioni che io non ho mai fatto. Questo è ciò che mi dà fastidio più di tutto”.

Manuel è un fiume in piena, l’amarezza è tanta: non riesce a trattenere il desiderio di sfogarsi, la voglia di affermare la sua verità prevale su tutto il resto, anche sul dolore alla spalla che si porta dietro dalla caduta con la quale ha lasciato via libera a Cecchinello.

“Io non sapevo neanche che Alex fosse caduto. Mi sono reso conto, ovviamente, che ci eravamo toccati, ma tutto è avvenuto in maniera assolutamente fortuita. Fra noi due non c’è nessun problema: tornati a casa ci siamo incontrati a pranzo dal dottor Costa e dopo aver rivisto le immagini non ho avuto alcun problema ha riconoscere il mio errore e subito gli ho chiesto scusa. Da qui a dire che l’ho buttato a terra ce ne passa, dunque. Io sono sempre corretto e sportivo: cerco di vincere ma lo voglio fare onestamente. In pista pensavo di averlo passato del tutto e invece non era così, ma di certo non ho fatto apposta a toccarlo, non sono mica matto! Poi apro i giornali e leggo cose assurde, non vere, del tutto inventate e allora mi arrabbio. Ripeto, tutto si può dire, ma di certo non si può affermare che non sono un professionista serio e corretto”.

La spalla sinistra fa male, la lussazione riportata si fa sentire. Gli accertamenti effettuati dal dottor Costa hanno evidenziato anche una microfrattura all’omero: per Le Mans ci sono pertanto forti dubbi.

“Vedremo – continua Poggiali – adesso inizio la terapia e poi quando saremo in Francia si deciderà. Sono ancora un po’ frastornato, mi dispiace per tutto, per l’incidente, i punti buttati via, le polemiche… E poi mi dà fastidio il fatto che non ci sia stato un comportamento uguale per tutti: io mi sono beccato una squalifica e una multa, mentre per gli altri casi accaduti in Spagna non è stato preso alcun provvedimento. Perchè devo pagare solo io? La legge dovrebbe essere uguale per tutti. Così non va! No, non è giusto, soprattutto perchè il mio comportamento precedente dovrebbe essere chiaro e lampante per tutti: lotto per vincere, sempre e comunque, e la caduta è avvenuta non certo perchè fossi deconcentrato, ma solo perchè spingevo al massimo per prendere Cecchinello e ho commesso un errore che mi ha fregato. Ho letto invece che sarei caduto perchè pensavo allo scontro precedente. Ma figuriamoci, non mi ero neppure reso conto che De Angelis fosse a terra…”.

Poggiali si ferma un attimo, pensa e poi conclude: “Sia chiaro, fra me e Alex non c’è nessuna polemica. Se qualcuno volesse costruire un caso, si è sbagliato in partenza: ci conosciamo e ci stimiamo e quello che è successo è stato solo un caso fortuito. Lotteremo ancora, ma sempre col massimo rispetto reciproco”.

Caso chiuso quindi. Più chiaro di così Manuel non poteva infatti essere

Fonte:Manuelpoggiali.com

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