Loris Capirossi su Phillip Island… meglio un 2° posto che una vittoria a tavolino….

PARLA CAPIREX
“…Sono molto soddisfatto della mia prestazione e di aver conquistato
meritatamente un buon secondo posto. Piuttosto che vincere senza merito, perché
quella sarebbe diventata una vittoria a tavolino, sono più contento così
…”.

Sono tornato da un po’ di giorni in Italia, ma credetemi, non mi sono
ancora ripreso completamente dal cambiamento di fuso orario, dopo questa lunghissima
trasferta. Abbiamo comunque ancora una settimana di pausa prima della prossima
gara, quindi tutto il tempo per potermi riprendere alla grande.

La trasferta è stata molto lunga, però, tutto sommato, è
stata una trasferta positiva per noi, perché a Motegi abbiamo affrontato
la gara senza mai aver provato precedentemente e abbiamo incontrato qualche
difficoltà, ma ritengo che abbiamo fatto un’esperienza molto importante
per lo sviluppo della moto in previsione del prossimo anno. Non bisogna dimenticare
che per noi è sempre e comunque la prima stagione, quindi è normale
che si possano avere difficoltà in un campionato così lungo come
quello che stiamo disputando, che prevede ben 16 gare.

A Sepang eravamo già andati a fare dei test durante l’inverno
scorso, anche in quell’occasione avevamo dovuto affrontare qualche piccolo
problema che forse non abbiamo risolto del tutto. La moto da allora sicuramente
è già migliorata, evidentemente siamo sulla strada giusta ma c’è
ancora qualcosa da sistemare per quella pista. La cosa più importante
però è che ora abbiamo capito i punti su cui dobbiamo focalizzarci.

Subito dopo la gara di Sepang siamo partiti per l’Australia, dove il
martedì prima della gara abbiamo fatto una parata con il sindaco di Melbourne,
c’erano moltissimi Ducatisti che sfilavano con noi tra le vie della città,
è stata una cosa interessante soprattutto per Troy, visto che eravamo
a casa sua. Sempre a Melbourne, in un quartiere vicino al centro, siamo andati
all’inaugurazione di un Fila Store, è stato bello perché
c’erano anche lì molte persone appassionate di Ducati che ci hanno
fatto un sacco di complimenti e ci hanno chiesto moltissimi autografi.

Nei giorni successivi siamo andati a Phillip Island e ci siamo concentrati
sulla gara. Phillip Island è un circuito che conoscevamo già,
dove siamo andati molto bene anche durante i test invernali, e in gara ci siamo
ripetuti. Sia io che Troy in prova siamo andati forte, peccato che lui in gara
sia scivolato perché senno’ sarebbe stato sicuramente un podio tutto
Ducati: anche lui era un uomo da podio. Era il suo Gran Premio di casa, lui
ci teneva particolarmente a fare un buon risultato, però ora l’importante
è che stia bene. Appena ho finito la gara, la prima cosa che ho chiesto
ai meccanici è stata di darmi notizie su Troy e quando ho sentito che
stava bene ero contentissimo.

Comunque dopo questa gara mi sembra che ci siamo riscattati un po’ dalla
trasferta difficile in Giappone e Malesia. Durante le prove del sabato, non
sono riuscito a conquistare la pole perché, come succede quasi sempre,
negli ultimi minuti tutti cambiano le gomme e purtroppo ho trovato un po’
di traffico, quindi non sono riuscito ad essere veloce come volevo. Nel primo
split in particolare, dove la pista è mediamente veloce, eravamo sempre
tra i migliori. Sono molto contento della moto, che si sta rivelando supercompetitiva,
soprattutto calcolando che è ancora il primo anno.

La gara, domenica scorsa, è stata un po’ particolare. Avevo visto
il cartello che i giudici avevano esposto con su scritto: “46 – Penalty”,
ma non riuscivo a capire, pensavo che Valentino dovesse fare uno “stop
and go”, insomma mi aspettavo che si fermasse. Quando mi sono allontanato
dal gruppo che comprendeva Melandri, Hayden e Gibernau, ho cercato di tirare,
ho visto che stavo girando molto forte, e infatti avevo staccato i miei avversari
dietro di me. Valentino però stava tirando ancora di più, e a
quel punto ho pensato di assicurarmi una buona seconda posizione che per noi
è un bel risultato.

Non avevo capito esattamente cosa volevano comunicarmi dai box, e cioè
che Valentino aveva una penalità di 10 secondi e che ero stato per alcuni
giri virtualmente primo: purtroppo non sono riuscito ad interpretare le scritte
sulla tabella. Una situazione di questo tipo non era mai accaduta, quindi eravamo
un po’ impreparati, ma questa incomprensione non succederà più.
Poi, francamente, sono molto soddisfatto della mia prestazione e di aver conquistato
meritatamente un buon secondo posto. Piuttosto che vincere senza merito, perché
quella sarebbe diventata una vittoria a tavolino, sono più contento così…
centomila volte!

La prossima e ultima gara del campionato sarà a Valencia, pista dove
ho fatto i miei primi test con la Desmosedci, e la moto a quell’epoca era
veramente molto “nuova”, quindi non abbiamo dei riferimenti importanti.
Però è una bella pista e speriamo di poterci difendere comunque
al meglio. Dopo la gara rimarremo lì a Valencia per alcuni test in preparazione
per il 2004… l’evoluzione non si fermerà mai.

Fonte: Loriscapirossi.net

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