La desmosedici al giro di boa della stagione 2003….

LA DESMOSEDICI AL GIRO DI BOA DELLA STAGIONE 2003
La stagione 2003 MotoGP è arrivata a metà campionato. La gara
di Donington Park, ottavo dei sedici appuntamenti previsti quest’anno (il
Campionato del Mondo MotoGP si concluderà con il Marlboro GP di Valencia,
il 2 novembre), segna un traguardo importante per il Ducati Marlboro Team, che
si presenta questo fine settimana, sul circuito britannico delle Midland, come
uno dei protagonisti indiscussi del mondiale.

Sta diventando quasi una consuetudine vedere Loris Capirossi e Troy
Bayliss
nelle prime posizioni. Vale, comunque, la pena ricordare di che
cosa è stata capace la casa italiana, al suo esordio in MotoGP, dopo
oltre trent’anni di assenza. Su sette gare disputate sino ad oggi, la Ducati
è partita sei volte in testa, ha conquistato una vittoria, quattro piazzamenti
da podio, due pole position e sette posti al via in prima fila: davvero niente
male per una moto appena nata!

Malgrado la Ducati Desmosedici non abbia mai girato su questo circuito, Capirossi
e Bayliss sono fiduciosi e pronti per un altro esaltante ed emozionante confronto.

I PILOTI DUCATI MARLBORO: E’ IMPORTANTE FIDARSI DELLA MOTO
Il Ducati Marlboro Team arriva a Donington dopo due gare che hanno confermato
le eccezionali prestazioni della Desmosedici: Loris Capirossi ha infatti conquistato
la prima, storica, vittoria Ducati al GP di Catalunya e la sua seconda pole
position a Assen, due settimane fa.

Malgrado la Desmosedici sia una moto nuovissima, il Team prosegue con una linea
strategica precisa. Gli ingegneri e i tecnici della casa italiana, da sempre
convinti della validità del progetto, cercano di mantenere la moto pressoché
invariata da una gara all’altra. Questo permette ai piloti di acquisire
la massima familiarità con il mezzo, e di poterlo sfruttare a fondo,
conoscendone il comportamento, anche in situazioni limite.

“E’ meglio sentirsi sicuri che avere tante novità a disposizione
ogni volta,” dice il direttore del Ducati Marlboro Team Livio Suppo.
“In questa fase, vogliamo che i nostri piloti si concentrino sulla messa
a punto per ogni singola gara, piuttosto che sulla sperimentazione di nuove
soluzioni. Potremo dedicarci alle novità durante i test, come probabilmente
accadrà a Brno, il mercoledì e il giovedì dopo la gara
di Donington. ”

Dopo gli ottimi risultati recentemente ottenuti dalla squadra, Capirossi e
Bayliss non soni riusciti a conquistare un posto sul podio nella gara di Assen,
due settimane fa, piazzandosi rispettivamente sesto e nono sotto la pioggia
battente che ha reso insidiosa la pista. “Nelle corse, ci sono alti e bassi,”
prosegue Suppo. “Ma nel complesso siamo certi che quello di Assen sia stato
un fine settimana positivo per noi. Non è mai facile strappare la pole
position, soprattutto con una moto che non aveva ancora girato su un circuito
impegnativo come Assen. E’ difficile dire come andrà a Donington;
la moto sembra comportarsi bene su qualsiasi tracciato, ed è una pista
che piace a entrambi i nostri piloti: questo mi sembra già un buon punto
di partenza.”

La principale caratteristica della pista di Donington è che sembra divisa
in due parti: una veloce e scorrevole, l’altra più lenta e stretta.
L’obiettivo principale del Ducati Marlboro Team sarà quello di preparare
per i suoi piloti una moto estremamente equilibrata.

“A Donington, è importantissimo trovare i compromessi giusti in
fatto di assetto.” dice il direttore tecnico del Ducati Marlboro Team Corrado
Cecchinelli
. “La pista fa lavorare moltissimo i freni, e quindi, con
buona probabilità, utilizzeremo dischi dei freni sovradimensionati. Anche
l’avantreno deve essere più rigido, perché le forcelle non
vadano a fine corsa in staccata, e questo si ottiene giocando con le molle,
il precarico e la regolazione idraulica del freno.”

Capirossi e Bayliss possono scegliere fra tre diversi diametri dei dischi frenanti
anteriori Brembo (290mm, 305mm e 320mm), a seconda delle caratteristiche del
circuito. Ad Assen, dove non ci sono staccate al limite, Capirossi ha preferito
i dischi da 290mm mentre Bayliss si è trovato a suo agio con i freni
a disco da 305mm. A Donington, la scelta potrebbe cadere su dischi da 320mm.

“Donington è un tracciato interessante,” conclude Cecchinelli.
“Non ha un lungo rettilineo, ma per il resto, c’è un po’
di tutto: staccate violente, curve veloci e tornanti stretti. Mi piacciono i
circuiti inglesi come Donington e Brands Hatch perché hanno personalità.
Ci sono sempre un paio di curve che non si dimenticano: la Craner, ad esempio,
è una vera sfida per piloti e tecnici.
Ci troviamo in una situazione simile ad Assen: abbiamo una grande esperienza
di questo circuito grazie alla Superbike, sappiamo che cosa aspettarci, ma solo
a grandi linee. In Olanda sapevamo di dover lavorare sulla maneggevolezza nei
cambi di traiettoria ad alta velocità, mentre a Donington sappiamo di
doverci concentrare sulle prestazioni in frenata.”

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