IL motomondiale sempre più simile alla Formula 1.
E non è detto che sia un bene.

I signori del Grande Circo, Dorna, Twp e Irta, riunitisi in conclave a
Valencia, hanno dettato le regole per il 2002 che riguardano tutti coloro
che vorranno correre nella nuova categoria Gp1, quella cioè che, con
l’evvento dei motori a quattro tempi, prenderà il posto della classe 500.

Dopo aver reso noto alla vigilia del Gp del Portogallo l’elenco dei primi
team ammessi al prossimo campionato della massima cilindrata, i Signori
delle moto hanno annunciato l’introduzione della superlicenza.


In un comunicato si apprende che dal 2002 potranno correre nella GP1 solo piloti
in possesso della «FIM Grand Prix Super Licence». Una scelta qualitativa, ma
solo sulla carta.

Dopo aver detto che saranno ammessi di diritto i primi 15
piloti classificati nel mondiale dell’attuale campionato della 500, i primi
5 della 250, i primi 3 della 125 e i primi 3 del mondiale Superbike, la
normativa precisa che la Commissione Grand Prix potrà concedere la patente
di super pilota a suo insindacabile giudizio, come avviene in F1, mentre la
federazione internazionale con TWP (Two Wheels Promotion) e Irta
(l’associazione dei team) potrà concedere una Superlicenza valida per un
solo GP in sostituzione delle attuali wild-card. Insomma, col benestare
della Commissione o di Fim/Irta/Twp, piloti emergenti potranno tentare
l’esperienza iridata anche se verrà adoperata maggior cautela per
scongiurare la possibilità che piloti della domenica creino intralcio ai
vari Rossi, Biaggi e Capirossi.

In sintesi l’introduzione della nuova licenza conduttori segna un passo
importante: il maggior controllo della federazione sull’operato della Dorna,
la società spagnola che gestisce il motomondiale, mentre perde sempre più
peso la Irta, l’associazione dei team, sinora delegata anche al rilascio
delle licenze. Un’altra novità riguarda l’introduzione di una licenza
costruttori di cui dovranno munirsi tutte le aziende.

Poche le nuove normative tecniche introdotte. In sintesi, col chiaro
obiettivo di contenere i costi delle future «monoposto» del motomondiale è
stato vietato l’uso di materiali sofisticati. In particolare, la struttura
di base dell’albero motore e dell’albero a camme deve essere fatta di
acciaio o ferro. Pistoni, teste dei cilindri o blocchi dei cilindri non
possono essere costruiti in materiale composito che usi carbonio o materiale
rinforzato con fibre aramidiche mentre le pinze freno dovranno essere fatte
di
materiali di alluminio con una elasticità non più grande di 80 Gpa e nessuna
parte della moto o del motore dovrà essere realizzata con materiali
metallici che hanno uno specifico modulo di elasticità più grande di 50 Gpa
(g/cm3).

Quest’ultima decisione dovrebbe bloccare l’uso di materiali come il
Berillio o di altri materiali diprovenienza aerospaziale, altamente nocivi
per la salute e per la sicurezza di chi lavora nei box.

Una breve precisazione bisogna pur farla: se le nuove regole sbarreranno la
strada a comparse come Brendan Clarke, pilota che quest’anno si cimenta
senza esperienza nella mezzo litro, stando alle decisioni della commissione,
personaggi della Superbike come Corser, Chili, Hodgson, Xaus, Laconi per
citarne alcuni, non potranno arrivare al Gp1, pur essendo esperti di motori
a 4 tempi ma, purtroppo, lontano dai primi tre posti appannaggio di Bayliss,
Edwards e Bostrom. Stesso discorso per la classe 250, dove personaggi come
McWilliams sarebbero in grave difficoltà.
Naturalmente sulla carta: perchè l’insindacabile giudizio della commissione
permetterà ampi margini di manovra…Una mano, un’aiuto a qualcuno non lo si
nega mai…Ma chi controllerà i controllori, allora? Mistero. E a farne le
spese di questa ansia di modernismo che sembra aver attanagliato il mondo
delle due ruote saranno come sempre i soliti, cioè i bravi piloti senza il
becco di un quattrino, che resteranno nell’ombra e non potranno mai salire
agli onori del mondo.

Un consiglio spassionato ai padroni del vapore: prima di prendere decisioni
del genere, perchè non provare a chiedere l’opinione di chi nel mondiale
(tecnici, meccanici, manager) ci lavorano con passione da anni? E’ mai
possibile che si sia decretata la per asfissia dei piccoli team?
Meditate, gente, meditate…

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