Il commento dei piloti Aprilia dopo la prima giornata di prove a Phillip Island

Tetsuya Harada (MS Aprilia Racing) #31
Terzo tempo in 1’35”352

“Dietro la moto scivola, mi trasmette poco feeling: non è una cosa brusca, ma continua. Bisogna che riusciamo a trovare più grip dietro. All’ultimo giro De Puniet mi ha rallentato, ma sono cose che succedono, le prove sono così, capita. Non c’è male comunque visto che sono stato abbastanza costante sull’1’35”. Il vento è fastidioso, ma con la carenatura forata il suo effetto è minore”.

Jeremy McWilliams (MS Aprilia Racing) #99
quarto tempo in 1’36”017

“Non abbiamo raggiunto il giusto set-up: il problema è che la moto si alleggerisce davanti e diventa poco precisa, difficile da guidare. Inoltre dietro scivola abbastanza: speriamo domani di avere un turno di prove asciutto perché posso essere molto più veloce di così. Oggi, poi c’era troppo vento e troppi piloti lenti in mezzo alla pista, non era facile trovare il giro buono. Meno male che, comunque vada, sono in prima fila”.

Roberto Rolfo #44 (Safilo Oxydo Race) 5° in 1’36’099
Pioggia o sole, asciutto o bagnato non fa alcuna differenza: Roberto Rolfo, il ventunenne pilota torinese, continua ad essere il privato più veloce della 250, ma non solo: il quinto posto di queste qualifiche lo colloca immediatamente a ridosso dei migliori e davanti a una sfilza di piloti ufficiali.

“Abbiamo lavorato duramente e nella direzione giusta, perciò alla fine siamo riusciti a trovare una soluzione abbastanza buona di messa a punto. La seconda fila va bene: se domani non pioverà potranno migliorare tutti, ma anch’io ho qualche idea per riuscire ad essere più veloce e mi piacerebbe verificarne l’efficacia: ci sono infatti un paio di punti nella parte finale del tracciato dove non sono abbastanza veloce. Mi immagino quanto bella, appagante, divertente possa essere questa pista col sole, senza vento e con una moto competitiva come quella di quest’anno: in realtà Phillip Island l’ho anche vista in condizioni ottimali, ma non mi sono mai davvero divertito: nel ’99 mi sono rotto un piede il venerdì in prova e c’era vento, poi ho guardato la gara in tv… l’anno scorso ero nel gruppo che lottava per il settimo posto, quando Debon mi è caduto davanti e sono finito decimo… speriamo che quest’anno vada meglio: se non ci potrà essere un sole tropicale, che almeno ci sia un risultato solare”.

Roberto Locatelli #15 (MS Eros Ramazzotti Racing) 12° in 1’37”191
Problemi di messa a punto della ciclistica (guidabilità, tenuta, assetto) hanno impedito al campione del mondo della 125 di replicare la buona prova giapponese, ma “Loca” ha capito dove sono i problemi cosa fondamentale per riuscire a migliorare:

“Non c’è molto da dire: siamo messi male con la ciclistica. Non abbiamo problemi di motore, né di gomme, ma siamo molto lontani da una resa accettabile del telaio. Speriamo che domani non piova, così potremo fare quello che non ci è riuscito oggi”.

Franco Battaini #21 (MS Eros Ramazzotti Racing) 16° in 1’37”600
Finché le cose hanno funzionato a dovere il pilota bresciano era tra i primi, confermando così il suo stato di forma. Poi un problema tecnico sull’unica moto a sua disposizione lo ha fermato ai box e così è sceso fin o al sedicesimo posto:
“Ho avuto problemi e ho dovuto stare fermo nell’ultima parte del turno: quando mi sono fermato ero sesto, alla fine sedicesimo. Peccato, mi ha fatto un po’ rabbia vedere in tv gli altri che mi superavano: speriamo che domani non piova, così da poter recuperare una posizione più favorevole sullo schieramento”.

125cc
Freddo (15/17°), vento teso e pioggia, poi sole, quindi un breve diluvio, di nuovo una tregua: tutto quello che la maggioranza dei piloti aborriva si è puntualmente verificato e nel breve spazio di soli 45 minuti, quelli a disposizione dei piloti della 125 per le prove ufficiali. Naturalmente questo intenso e completo show di quanto le condizioni meteorologiche possono essere differenti (mancavano giusto un po’ di grandine e una breve spruzzata di neve…) ha creato non pochi problemi a chi doveva guidare. E alla fine i più fortunati e abili ad interpretare le bizze atmosferiche sono stati i piloti Aprilia che hanno difatti conquistato i primi tre posti di questo schieramento provvisorio.

Lucio Cecchinello #9 (MS Aprilia LCR) il miglior tempo rende felice il pilota italiano, ma non lo illude, viste le con dizioni particolarissime nelle quali è maturato:

“La pole provvisoria mi fa piacere perché trasmette un’energia positiva a me e alla squadra, ma non c’è da illudersi. Invece il vento oggi dava molto fastidio: la nostra moto pesa 70 chili e quindi sente molto questo fenomeno. Per contrastarlo si deve spingere sui manubri con molta forza e la guida diventa stancante come se si stesse facendo del motocross: la moto diventa dura da inserire soprattutto nei curvoni veloci, speriamo che domani il tempo sia migliore. Per questo dico che la prestazione di oggi non è significativa, è venuta anche perché ci siamo trovati al momento giusto nel posto giusto con le gomme giuste. Il nostro anemometro sul rettilineo dei box ha segnato raffiche di vento oltre i 50 kmh! Al mondiale, anche se l’aritmetica ancora non mi condanna, non penso: sono troppo staccato per illudermi”.

Simone Sanna #16 (Safilo Oxydo Race) il secondo tempo, ottenuto con una felice intuizione ad inizio turno, ha premiato il pilota toscano che è soddisfatto:

“Si è trattato di un turno anomalo di prove, ma il mio tempo l’ho conquistato grazie ad una mia decisione: era l’inizio del turno e stavo girando con gomme da pioggia, quando ho deciso di rientrare al box per farmi montare coperture intermedie. Ho atteso un paio di minuti prima di rientrare per far sì che la pista si asciugasse di più, poi sono uscito e ho fatto il tempo. Sono stato anche bravo, quindi e non soltanto fortunato, ma sarebbe un peccato che dei titoli mondiali si debbano decidere in quest’incertezza meteorologica: sarebbe meglio una condizione costante: o pioggia, o asciutto”.

Max Sabbatani #11 (Bossini Fontana Racing) la terza prestazione nel primo turno di prove ufficiali rende felice il pilota-fantino romagnolo, che però ammette di aver avuto un pizzico di fortuna:

“Per una volta mi è andata bene: sono uscito infatti con la gomma giusta al momento giusto, ho fatto un giro buono e subito si è rimesso a piovere. Questo i ripaga un po’ della delusione e della sfortuna di Motegi. Il vento comunque oggi era davvero molto forte e rendeva anche un po’ pericoloso guidare”.

Gino Borsoi #23 (LAE UGT 3000) esattamente il contrario di Sabbatani: Gino Borsoi oggi si è sempre trovato con la gomma sbagliata nel momento sbagliato:

“Quando eravamo pronti con le slick si metteva a piovere, quando montavamo gomme da bagnato usciva il sole: alla fine ho tirato, ma la moto non era a posto: evidentemente quella di Cecchinello era molto più a punto della mia. Con questo vento la moto ogni tanto mi tirava una “sbacchettata” e il polso mi faceva male”.

Fonte:Racingaprilia.com

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