Dopo i test di Valencia e l’Estoril molti dubbi affiorano circa la reale competitività dei motori a 4 tempi, il campionato ci riserverà sicuramente delle sorprese
Tutti si aspettavano una Yamaha M1 molto competitiva nei test Irta che si sono svolti sulle piste di Valencia e l’Estoril e invece c’è stata una vera e propria debacle della moto che tutti davano già vincente.
Le ‘vecchie’ moto a 2 tempi hanno sempre spiccato tempi eccelsi mentre le Yamaha M1 sono state sempre in difficoltà sopratutto nella fase di frenata.
Il confronto a distanza con la Honda Rcv 211 di Valentino Rossi è stato davvero impietoso e se la Yamaha non troverà una soluzione si rischierà di vedere piloti ufficiali come Max Biaggi e Carlos Checa lottare per posizioni di rincalzo.
Le difficolta della Yamaha come detto sono sopratutto in staccata e nella gestione del freno motore che fa saltellare la moto e non permette ai piloti di entrare in curva come vorrebbero.
Quello che non si riesce a capire è come mai una moto che era data per vincente è addirittura dietro alla più piccola sorella Yzr 500 a 2 tempi.
Il tempo per mettere a punto il setup della moto ancora c’è e la Yamaha andrà a provare al Mugello a porte chiuse dal 28 febbraio al 3 marzo per cercare di risolvere questi problemi.
Quel che è certo è che le 2 tempi almeno all’inizio saranno competitive e lo confermano i tempi fatti segnare da Loris Capirossi e Daijiro Katoh (esordiente in 500 con il Team Fortuna Honda Gresini).
Per un confronto definitivo bisognerà aspettare il 10 Marzo quando in pista scenderà anche Valentino Rossi con la Rcv 211 a 5 cilindri.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
You must be logged in to post a comment Login