125cc – Sepang – Bautista stratosferico


Una corsa che ha riservato tutto ed il contrario di tutto, con una sola certezza ribadita a suon di giri record: Alvaro Bautista è il più forte. Punto. Per lui sesta vittoria in tredici gare stagionali, possibilità di vincere il campionato già la prossima settimana a Phillip Island (dove gli basterà guadagnare un punto su Kallio), gara perfetta, esente da errori con gli avversari arrivati dopo la musica. Poco ha potuto Mika Kallio, secondo, staccato dell’infinità di 4″ dal fenomeno spagnolo, e tutti gli altri, umiliati da quel faccino da ragazzo che ha convinto quest’inverno Jorge “Aspar” Martinez a offrirgli una chance dopo un 2005 da dimenticare con la Honda. In una corsa fermata e accorciata dopo tre sole tornate per il brutto crash con Pasini e Iannone indirettamente coinvolti, Bautista ha fatto la storia, proponendosi tra i dominatori più incredibili nella storia della 125cc…
Cronaca di Gara
Splende il sole in quel di Sepang (29°, 44° l’asfalto), minaccia di pioggia monsonica rinviata alla MotoGP, almeno stando alle previsioni locali. Inaugura la giornata di gare la 125cc con Alvaro Bautista ancora in pole position grazie al tempo del venerdì, con l’infinità di 1″1 di vantaggio sul secondo, Mika Kallio. Prima fila completata dalle due Aprilia di Mattia Pasini e del privatissimo Joan Olive, via via tutti gli altri per una griglia completa di 38 moto, quando ormai sono le 12.00 in Malesia, le 6 in punto nella nostra Penisola. Disastro nella griglia di partenza nel giro di formazione, colpo di scena tremendo con Pasini che viene impattato da Simone Grotzky, con forse il riminese che ha rallentato troppo. Ritiro per il secondo, ad ogni modo si parte, spegnimento del semaforo…via!!!
Bello spunto per Kallio, ma è Bautista a realizzare l’hole shot tenendosi alle spalle il finlandese e i suoi compagni di squadra Faubel/Pasini: bene Lai e Koyama, ottimamente scattati in quinta e sesta posizione. Cadono in sequenza Conti, Braillard ed Hernandez (di quest’ultimo la “colpa”), ma nel frattempo Pasini non spaventato da cosa è accaduto nel giro di formazione è già secondo dopo aver passato alla curva 9 Kallio.
Primo giro si chiude con Bautista, Pasini, Kallio, Faubel, Olive, Lai, Simon e Koyama in nona posizione: perdon nulla i protagonisti, fatta eccezione per la coppia Derbi con Pesek 12° e Terol 17°. Attenzione però, attenzione, COLPO DI SCENA: cade Mattia Pasini alla curva 15 (quella che immette sul traguardo), a pochi istanti dalla penalizzazione che gli sarebbe stata inflitta (ride trough) per sostituzione della moto nel giro di formazione. L’Aprilia di Pasini resta in mezzo alla pista, tutti la evitano, tutti trane Andrea Iannone, che la centra in pieno realizzando un back flip in volo di dimensioni spropositate. La direzione gara non può far altrimenti che esporre la bandiera rossa, si riparte da capo alle 12.30 per 12 conclusive tornate (dovevano essere 16, ma i collegamenti TV vengono prima di tutto) con la griglia di partenza originale: in sintesi, Pasini partirà dalla 3° posizione, con il ride trough cancellato considerando che…non è successo proprio niente finora, almeno secondo il regolamento.
Si riparte comunque alle 12.30, problemi nel giro di formazione per l’Aprilia di Karel Abraham, tutto è pronto, secondo spegnimento del semaforo…nuovamente via!! Scatto importante di Bautista che prende il comando davanti a Kallio, Pasini, un incredibile Koyama e Lukas Pesek partito finalmente bene. Grandissimo sorpasso di Pasini all’esterno della curva 5 su Mika Kallio, ritrovandosi così secondo e non patendo più di tanto sul piano fisico. Out Lorenzo Zanetti, e nello stesso punto di Pasini nella prima “manche” anche Mike Di Meglio, toccatosi con Simone Corsi.
Classifica al primo giro: Bautista, Pasini, Kallio, Pesek, Faubel, Talmacsi, Simon, bel gruppetto di sette piloti con Terol e Olive più staccati. Il leader del mondiale va in fuga non lasciando alcuna speranza agli inseguitori che battagliano per una misera terza posizione, vedi il caso di Faubel e Pasini che si sportellano a più riprese. Kallio replica alla fuga di “Batigas” segnando il miglior crono in 2’13″323, restando però dopo quattro sole tornate a 1″2 di distacco…
Senza emozioni si giunge in un lampo a metà gara, e Bautista è ormai già sul gradino più alto del podio: 3″1 su Kallio, 5″4 sul gruppetto composto da Pasini, Talmacsi, Simon, Faubel e Pesek. Bella ma ancora acerba questa bagarre, con i piloti che si scambiano spesso il testimone senza però voler cercare di rassicurarsi un terzo posto che al momento li vede a 10″ da Bautista, tanto da favorire il riaggancio dei rimontanti Olive e Gadea.
Perde terreno Pasini e praticamente si esclude dalla lotta per la terza piazza, che vedrà la volata finale con Faubel vincitore sul connazionale Simon. Trionfo, apologia per Bautista, secondo Kallio, a seguire Faubel, Simon, Olive, Gadea, Pasini, Talmacsi, Pesek e Terol a chiudere la top ten. Tra sette giorni a Phillip Island, basterà un punto guadagnato su Kallio per coronare Bautista Campione del Mondo.
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