MotoGP – Sachsenring FP3 – Paurosamente Honda

Gran parte delle Qualifiche e le tre ore di prove libere sono utilizzate da squadre e piloti della MotoGP per trovare il giusto compromesso tecnico in vista della corsa. Un programma di lavoro immutato col passare degli anni, sia che si parli dell’epoca a due tempi, sia dei prototipi a 990cc four-stroke. Per chi, come il sottoscritto, ha il dovere di riportare cosa è accaduto in una sessione di prove libere, deve basarsi non sul dato oggettivo riportato dal monitor dei tempi, bensì sul passo di gara, cercando di sviscerare con carta e penna chi è messo meglio sul ritmo, sulla costanza nei long-run. Al Sachsenring sembra di vivere un monomarca Honda allargato: cinque motori V5 Honda nei primi cinque posti, quattro RC211V di tre squadre diverse più la KR di Kenny Roberts Jr.

Dominio Honda, supremazia del team interno HRC, che piazza Nicky Hayden in testa con il crono di 1’22″803, 147 millesimi sotto al crono di Daniel Pedrosa. Fin qui cosa ci regala la classifica dei tempi, ma se guardiamo sul passo di gara, non cambia poi molto. Le RCV hanno un vantaggio siderale sulla concorrenza, e con questo ordine si trovano i propri alfieri: Pedrosa, Hayden, Melandri, Stoner. Un ritmo improponibile per tutti, sempre sotto l’1’23″4, con Valentino Rossi (settimo dietro anche a Capirossi, ma davanti ad un Checa mai così competitivo al sabato) che non è sicuramente vinto e si tiene sull’1’23″5.

Ieri Daniel Pedrosa ha detto che le Qualifiche saranno cruciali. Non abbiamo modo di crederlo. Più che altro seguiamo il commento di Nicky Hayden: “Siamo partiti bene, mai così forte. Sarà un weekend dove la Honda sarà protagonista”. Punto.

Alessio Piana