MotoGP – Rivoluzione Honda: quest’estate cambierà radicalmente la RC212V
Qualcuno all’Asaka Center, monumentale quartier generale della HRC (nonchè di Honda R&D) a Tokyo, si starà facendo un esame di coscienza. Impossibile non giocarsi un campionato partorito da una propria concezione regolamentare: impensabile “sbagliare” completamente un progetto. Non ci sono più scuse, non ci sono alibi, restano solo tanti numeri che sincerano l’attualità di casa Honda. In MotoGP non si vince da Estoril 2006, con la squadra ufficiale addirittura da quasi un anno (Nicky Hayden a Laguna Seca), nel Motomondiale è solo Dovizioso in 250cc a tenere alto l’onore di Tokyo: ebbene sì, stiamo parlando della Honda, il colosso per eccellenza. Adesso non ci si può nascondere: la Honda RC212V è una moto nata male e cresciuta peggio. Gli avversari crescono, la V4 800 fa il passo del gambero, manda in confusione piloti e squadre, con i clienti sportivi infuriati ed un Nicky Hayden capace di far peggio della stagione di debutto nella top class. Per non farsi mancare nulla, anche Daniel Pedrosa fa i capricci: “Non si può andare avanti così, per il 2008 posso pure pensare a correre altrove”, le sue parole al termine del fallimentare Gran Premio di Donington Park, ottavo sul traguardo e migliore degli Hondisti.
La RC212V come la NR500, la moto del ritorno alle competizioni nel 1979 rivelatasi il più grande flop nella storia? Non proprio: la RCV si rivela una moto competitiva (con il solo Pedrosa) in certe occasioni, quando si azzecca sin dal venerdì il set-up ideale e si trova la gomma giusta. In quei casi il buon Dani se la gioca con i primi, arriva secondo a Jerez e Mugello, lotta addirittura per la vittoria (anche se in evidente crisi nei confronti degli avversari, con una moto a dir poco ballerina nel finale), ma la forza del trio Stoner-Ducati-Bridgestone e la sempre grande determinazione di Rossi e della Yamaha sono sempre un passo avanti. Come fare dunque per recuperare lo status di forza predominante della MotoGP? Rivedere il progetto dalla fonte, studiando soluzioni alternative e capacitandosi dei propri errori.
Dopo il weekend di Donington Park qualcosa si è mosso in Giappone: la consueta riunione tecnica tra i responsabili HRC e Honda R&D sembra aver portato ad un piano di sviluppo della moto frenetico e senza soste per quest’estate. La RC212V, come già accade praticamente da due mesi a questa parte, proverà “giorno e notte” a Motegi con i tester giapponesi (Okada e Kamada in primis), diversificando il lavoro day per day, e al Gran Premio di Brno potrebbe scendere in pista una “RC212V 2.0” per i propri piloti ufficiali. Maggiori dettagli si avranno questo fine settimana ad Assen, dove i responsabili HRC sono attesi per commentare la stagione in corso e aprire possibili scenari per il 2008. Arriverà una “RC213V”?
Alessio Piana
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