MotoGP – Preview Shanghai – I fatti della pista e l’approfondimento tecnico

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Sarà un viaggio nell’ignoto il primo Gran Premio della Cina di sempre per la MotoGP, ma una cosa è certa, tutti rimarranno impressionati dalla magnificenza del Circuito di Shanghai, la cui pista misura 5.281 metri. . Sono stati infatti spesi circa 400 milioni di euro per la costruzione dell’imponente struttura, completata l’anno scorso per ospitare il primo GP della F1 in Cina. E’ situata nei sobborghi a nord est di Shanghai, nel distretto di Jiading, accanto l’International Automobile City di Shanghai.

Il circuito è una tipica pista da F1, larga e lunga e con una gran varietà di curve. Una buona notizia per i piloti e per gli spettatori è che ci sono anche curve molto veloci oltre ad un rettilineo di 1175 metri dove le si dovrebbero superare i 300 chilometri orari.

Le infrastrutture sono seconde a nessuno. Due gigantesche tribune torreggiano sul rettilineo dell’arrivo, capaci, da sole, di ospitare 150.000 spettatori. Ricordano un po’ lo stile di Sepang, mentre gli uffici delle squadre sono costruite sopra un lago.

I dati della pista:

Lunghezza: 5.281 kms Pole position: A sinistra Larghezza: 14 m Curve a destra: Sette Curve a sinistra: Sette Rettilineo principale: 1175 m Costruito: 2004.

I record della pista: Circuito Nuovo

Approfondimento Tecnico

Il circuito di Shangai, recentemente costruito, ha un peculiare disegno. Si sostiene che sia stato disegnato come una lettera dell’alfabeto cinese che costituisce la parola Shangai.

La cosa che si nota al primo impatto è la presenza di due lunghi rettilinei che rende questo pista molto simile al vecchio circuito di Hockenheim. Uno dei due rettilinei è lungo più di 1200 metri e per questo diventerà uno dei rettilinei più veloci del campionato del mondo. In aggiunta all’infinito rettilineo principale ce ne sono altri due di 600 metri l’uno. Questo renderà duro il lavoro dei tecnici Michelin che dovranno trovare una soluzione di gommatura che dovrà essere maggiormente resistente nella parte centrale della sua struttura. Le gomme saranno simili a quelle usate a Motegi dove la parte centrale di questa è rinforzata per resistere alla forza centrifuga e alle alte temperature generate all’interno delle gomme.

Oltre ai tre rettilinei menzionati, ci sono due curve davvero speciali. La prima è un’infinita spirale (curve 1,2 e 3) dove i piloti dovranno trovare la linea di guida giusta per essere veloci. Mentre l’altra è costituita da una serie di curve (curve 10, 11 e 12), le quali dovranno essere affrontate molto lentamente prima di aprire il gas per lanciarsi sul rettilineo più lungo del circuito.

Il rapporto di riduzione delle marce su questo circuito sarà probabilmente una delle regolazioni più importanti per tutte le squadre. Considerando che la velocità sul rettilineo supererà senza dubbio i 330 km/h, e la ruota posteriore girerà a più di 360 Km/h, anche le curve molto lente (curve 3, 10 e 13) saranno affrontate ad una velocità relativamente bassa, attorno ai 50 o 60 km/h. Pertanto la differenza delle marce sarà enorme e quindi il tempo e la potenza persa quando il pilota cambierà marcia sarà cruciale.

Un altro importante settaggio sarà quello del freno a motore perchè ci sono parecchie zone in cui sarà necessario effettuare delle brusche frenate. I piloti dovranno frenare duramente nell’immettersi nelle curve 11, 13 e 14, e per questo motivo il freno anteriore dovrà lavorare più del normale e i tecnici dovranno probabilmente usare un freno a disco anteriore più grande del solito (diametro 320 mm).

Infine, un altro fattore importante da prendere in considerazione durante la gara sarà il consumo di benzina. Quest’anno la benzina utilizzabile per la gara è stata limitata da 24 a 22 litri, questo significa che alla fine della gara, sulla maggior parte dei circuiti, le moto arriveranno con il serbatoio quasi al limite e la funzione speciale d’iniezione di benzina deve essere usata per poter terminare la gara, spesso sacrificando la velocità massima.

Camel Honda

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