MotoGP: Domenicali, “Stoner per ora non correrà, ma ci aiuterà grazie alla sua straordinaria esperienza”

L'obiettivo della Ducati è migliorare e tornare alla vittoria

MotoGP: Domenicali, “Stoner per ora non correrà, ma ci aiuterà grazie alla sua straordinaria esperienza”MotoGP: Domenicali, “Stoner per ora non correrà, ma ci aiuterà grazie alla sua straordinaria esperienza”

Casey Stoner e la Ducati, due “soggetti” che dopo essersi separati (anche con qualche polemica) si sono ritrovati a fine 2015. Un ritorno quello dell’Australiano, due volte iridato della MotoGP, che è piaciuto molti ai tifosi della Rossa, che al #27 “accostano” il titolo 2007, l’unico della “Rossa” nella Top Class. Stoner è stato a Borgo Panigale qualche giorno fa ecco che effetto ha fatto all’a.d. Claudio Domenicali.

“È stato strano, glielo ho scritto dopo che è partito. Perché è sembrato un tempo brevissimo da quando è andato via, abbiamo passato una giornata a vedere progetti nuovi e lui parlava di Ducati, dicendo noi. Una sensazione veramente curiosa. Siamo stati bene insieme” – ha detto Domenicali così come riportato dalla Gazzetta dello Sport.

Si diceva: Stoner è andato via per il rapporto con Domenicali
.
“Di cose se ne dicono… Negli anni in cui Casey ha corso con noi ci sono stati momenti difficili come in ogni famiglia, ma non ci siamo mai dimenticati di cosa ha rappresentato per Ducati. Casey ha fatto esperienze diverse, l’ho trovato molto maturato. E forse anche lui ha fatto riflessioni su opinioni che aveva espresso, riconsiderandole”.

Lo descrivono entusiasta.
“L’ho trovato molto interessato, concentrato, dedicato. Vuole mettere a frutto le proprie conoscenze e sensibilità per far sì che i due Andrea abbiano la moto migliore in assoluto. Ma è molto interessato anche a quelle che stiamo sviluppando”.

Cosa potrà dare alla Ducati?
“Senza mitizzare o estremizzare, è un super collaudatore con una esperienza straordinaria”.

Lo rivedremo in gara?
“Le cose per ora tra noi sono chiare, non è nei nostri piani e neppure nei suoi. È sereno e tranquillo, lontano dall’idea di rimettersi in gioco”.

Tra un mese va in pista la GP16. Che aria si respira?
“Una certa tensione, la moto ha tanti componenti diversi dal basamento del motore in su. La situazione è più avanzata rispetto a un anno fa, ma ci sono tante novità. È un misto di tensione-preoccupazione e serenità. C’è un bel clima, come andare in montagna, la salita è fatica ma se la compagnia è simpatica, la senti meno”.

Dall’Igna cosa dice?
“Gigi mantiene un riservato silenzio, non è un chiacchierone. Lavora sodo e fa lavorare i suoi. Ovviamente le nostre aspettative sono alte”.

Nel 2015 era vincere una gara, l’avete solo sfiorata. Quindi…?
“Bisognerà vincerne almeno due. Siamo arrivati vicinissimi, facendo gare molto belle, ma la competizione è fortissima. Il campionato è di altissimo livello, ma gli obiettivi non cambiano: dobbiamo migliorarci”.

Iannone non ha voluto operarsi per essere pronto subito.
“Le scelte mediche vanno lasciate al feeling del pilota. Nel lungo periodo potrebbe essere un problema, ma lui si sente bene fisicamente e in moto, le sensazioni vanno ascoltate”.

Dovizioso si è un po’ perso nella seconda parte di stagione. Cosa gli ha detto per caricarlo?
“Purtroppo ha sofferto qualche problema tecnico che lo ha infastidito e gli ha fatto perdere il ritmo. Ma ha velocità e spirito, da lui mi aspetto un bel 2016”.

Ducati fa gola: con 8 moto siete i più presenti in griglia.
“È un segno importante del lavoro fatto in Ducati Corse. Significa che si sparge la voce tra i piloti che i confronti sono buoni. Dare la percezione che velocità, tecnologia e competenza sono tali da alzare il valore e il prestigio del marchio è importante. Mi sono complimentato con Gigi per questo”.

Quali le attese in Superbike?
“Abbiamo fatto una stagione in due fasi, nella seconda Davies ha fatto più punti di chi ha vinto il Mondiale. L’evoluzione della Panigale ci fa partire per vincere tutte le gare. Ed è tornato Giugliano, gli abbiamo costruito un team di tecnici qualificati. È velocissimo, finora gli è mancato l’equilibrio”.

Cambia il format del Mondiale.
“Mi piace. Non serve generare un’alternativa alla MotoGP.”

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