MotoGP: Bridgestone continuerà lo sviluppo fino alla fine del 2015

Il weekend di Jerez è stato uno dei più “caldi” anche per la Bridgestone, con temperature dell’asfalto che sia in qualifica che in gara hanno superato i 50° C. Nonostante questo Marc Marquez è riuscito a battere il record della pista che apparteneva a Jorge Lorenzo (stabilito nel 2008), girando in 1’38.120. In gara il pilota della Honda ha centrato il suo quarto successo consecutivo, chiudendo davanti a Rossi e Pedrosa. Ecco cosa ha detto a tal proposito Masao Azuma, Chief Enginee Bridgestone Motorsport Tyre Development Department.

Era la prima volta che a Jerez c’erano a disposizione solo pneumatici posteriore asimmetrici. Come sono andati e sarà possibile rivederli anche il prossimo anno?

“La decisione di sviluppare slick posteriori asimmetrici per Jerez è stata fatta dopo i recenti progressi nella tecnologia della mescola, così da poter avere gomme ancora migliori in termini di prestazioni e aderenza. L’obiettivo principale è stato quello di migliorare la sicurezza dei piloti, ma sembra che queste nuove gomme possano anche essere sfruttate per avere migliori performance. Lo ha dimostrato Marquez, battendo anche il record della pista che risaliva al 2008. Hanno retto bene anche alla distanza, guardando infatti i tempi sul giro di molti piloti la differenza del cronometro dall’inizio della gara fino alla fine, era solamente di circa mezzo secondo, questo dimostra che le gomme erano costanti e prevedibili.”

Per tutto il weekend le condizioni sono state molto calde, con temperature della pista che hanno raggiunto i 55°C nella gara di Domenica. Che effetto ha il calore sulla scelta delle gomme per i piloti e come incide sulle le prestazioni complessive del pneumatico?

“E’ vero che spesso, quando si incontrano temperature calde, i piloti sono orientati ad optare per mescole più dure. A Jerez però non è stato per tutti così, in particolare per il pneumatico posteriore. La maggior parte dei piloti Factory (Honda, Yamaha e Ducati) hanno scelto l’opzione più dura a disposizione, ma tra i piloti della classe Open c’è anche chi ha scelto l’opzione più morbida. La ragione di questo è che Jerez non è particolarmente severo con gli pneumatici, quindi i piloti sapevano che avrebbero potuto gestire comodamente questa opzione sulla distanza di gara, questo nonostante il caldo. Inoltre le condizioni della pista molto scivolosa ha fatto sì che i piloti Open cercassero molto grip in curva e quindi per loro la soluzione migliore era la mescola extra- morbida.”

Bridgestone ha annunciato che si ritirerà dalla MotoGP dopo la stagione 2015, questo significa che sviluppo degli pneumatici continuerà allo stesso ritmo nei prossimi diciotto mesi, come successo fino ad ora?

“Sì, continueremo a fare sviluppo, vogliamo lasciare il campionato alla fine della prossima stagione nel miglior modo possibile. E’ nel nostro interesse mantenere il nostro programma di sviluppo andando forte fino alla fine della nostra permanenza in MotoGP; infatti possiamo trasferire questa tecnologia su pneumatici per moto stradali. Attualmente stiamo sviluppando nuovi progressi nella tecnologia, in particolare per il pneumatico anteriore, che forniremo ai team a scopo di test nei prossimi mesi. Nuove tecnologi “state-of -the-art” potranno essere introdotte nel corso dei prossimi diciotto mesi.”

Mescole di pneumatici Bridgestone disponibili:

Anteriore: Soft, Medium & Hard
Posteriore: extra -soft , Soft e Medie (asimmetrico)
Gomme da bagnate disponibili: Soft (Main) & Hard (alternative):
Hard (Main), Soft (Alternative – front), Extra-hard (Alternative – rear)