MotoGP – Assen Day 1 – Stoner: ”Nel pomeriggio le cose sono andate molto bene”

Miglior tempo per l’australiano Casey Stoner, che dopo aver dominato la scorsa gara, sembra aver intenzione di ripetersi, nonostante questa mattina sembrava aver perso per un po’ la strada maestra, ritrovata poi nelle fasi finali del pomeriggio. Anche in configurazione gara, il giovane leader della classifica mondiale sembra essere quasi a posto, soprattutto se si parla di gomme: oggi ha infatti provato la più dura a disposizione per la gara, ed è proprio con quella che ha fatto segnare il miglior tempo e per di più l’asfalto simile a quello di Donington fa si che anche in caso di pioggia la sua Ducati Desmosedici sia in perfetta forma, anche se resta la nostalgia per il vecchio Assen con le sue caratteristiche curve paraboliche. A lui il microfono.

“Non so come mai, ma questa mattina avevamo fatto un po’ di confusione con la messa a punto e quindi, prima del secondo turno, non sapevo bene cosa aspettarmi. Invece nel pomeriggio le cose sono andate molto bene, siamo riusciti a sistemare tutto e nelle fasi finali, con una gomma diversa, mi sentivo davvero a posto. Pare proprio che abbiamo già trovato la gomma per sabato, quella con la mescola più dura che abbiamo a disposizione; abbiamo fatto il nostro giro più veloce con quella e sappiamo che può coprire la distanza di gara. Molto bene davvero. Dovremmo essere a posto anche se il meteo decidesse di giocarci qualche scherzo: gli assetti che stiamo usando non sono troppo diversi da quelli di Donington, anche se ovviamente non identici. Rispetto alla vecchia Assen infatti, non c’è bisogno di stravolgere la moto: non ci sono più curve paraboliche, hanno distrutto il carattere di questa pista. E’ davvero triste, perché ti viene continuamente da pensare che fine abbia fatto il vecchio circuito, dove ci si divertiva tanto. Però abbiamo lo stesso un lavoro da fare. L’asfalto sembra molto simile a quello di Donington, non c’è molto grip, in alcuni punti sembra addirittura ci sia dello sporco, quindi stiamo lavorando più o meno come abbiamo fatto in Inghilterra.”

Marika Farinazzo