Moto2 Barcellona: Salom, la telemetria non riporta anomalie alla moto

Forse una frenata ritardata ha causato la caduta dello sfortunato pilota maiorchino

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Il Team SAG ha diramato l’analisi della telemetria della moto di Luis Salom, rider maiorchino deceduto nelle FP2 della classe Moto2 a Barcellona. Non emergono cedimenti delle moto, forse una frenata ritardata la causa dello schianto. All’analisi dei dati – così come riporta la Gazzetta dello Sport – hanno assistito il proprietario del team Stop And Go, Edu Perales, il team manager Jordi Rubio, il capo meccanico di Luis Salom, Bernat Bassa, il capo meccanico di Jesko Raffin, Michael Ferger, il pilota Moto2 Jesko Raffin e il manager di Luis Salom, Marco Rodrigo. Emerge che non c’è stato nessun guasto sulla moto, ma solo una frenata ritardata del pilota dopo un dosso.

L’ANALISI DELLA TELEMETRIA — Questo è quanto risulta. Nel corso delle Libere2 Luis Salom ha realizzato i suoi primi giri con il miglior tempo in 1’48″608 prima di fermarsi ai box per cambiare la gomma posteriore. Poi Salom è tornato in pista e nel primo giro dopo questa sosta è avvenuto l’incidente. In questo giro, Luis ha raggiunto il punto di frenata della curva 12 con una velocità di 6 km/h inferiore rispetto al suo miglior giro, secondo la telemetria dovuta a una minore accelerazione all’uscita della curva 11. A causa della velocità ridotta, Luis ha frenato nove metri dopo per mantenere una velocità appropriata alla curva 12. All’entrata di questa c’è un’irregolarità nell’asfalto (un sobbalzo), nota ai piloti. Il ritardo nella frenata ha fatto sì che Luis mantenesse i freni tirati anche passando su questa irregolarità, a differenza della maggior parte dei giri precedenti nei quali aveva già lasciato i freni in quel punto. Tutto questo, aggiunto alla stessa velocità tenuta nei giri precedenti nel corso della sessione, ha provocato un maggiore stress alla gomma posteriore e una perdita di aderenza sull’irregolarità dell’asfalto. Questa perdita di grip ha provocato la caduta con il tragico finale che tutti conosciamo. Questi dati telemetrici resi noti dall’organizzazione sono a disposizione di qualunque tecnico qualificato che voglia analizzarli.

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