Superbike: Max Biaggi conquista il podio più atteso a Sepang

Domenica storica con il bi - campione che conquista uno straordinario terzo posto in Gara 1. Bene Torres anche lui a podio in Gara 2. Difficoltà per Haslam

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Voleva fare meglio di Misano e alla fine c’é riuscito in pieno: a Sepang Max Biaggi, con una gestione della corsa impeccabile, ha conquistato in Gara 1 la terza piazza in sella alla Aprilia RSV4 RF.

Un risultato straordinario se si pensa che Max era alla seconda uscita stagionale “ufficiale”, ha 44 anni ed é tornato alle corse a tre anni dal ritiro dalle corse.
Iniziato come una sfida affascinante e quasi impossibile, il ritorno del Corsaro in sella alla sua Aprilia si concretizza ora in un risultato eccezionale, che rappresenta il suo 71esimo podio in SBK.

Ripercorrendo la cronaca della prima manche, non si può non dire che Biaggi sia stato molto abile a non spingere da subito, anche a costo di perdere tempo e posizioni, ma ha cercato di aministrare l’usura delle gomme per non arrivare sui cerchioni per la seconda parte di gara.
Tutto questo gli ha permesso di avere la meglio sui suoi compagni di team, Torres e Haslam e, soprattutto, di portare a termine una clamorosa rimonta ai danni di Sykes, in piena crisi di gomme: Biaggi ha conquistato così la terza piazza ed é salito su un podio Wsbk che gli mancava dalla gara di Portimao nel 2012, sua ultima stagione completa.

Torres e Haslam invece, in difficoltà nella gestione delle gomme, hanno chiuso Gara 1 lontani dal podio, settimo (Haslam) e decimo (Torres), dopo essere stati protagonisti, a gomma nuova, nella prima parte della corsa.

Il progetto di fare meglio di Misano purtroppo per Max Biaggi si é interrotto a metà: in Gara 2 infatti, nel corso dei primi giri, é caduto a seguito di un contatto nel gruppo con Tom Sykes, che lo ha costretto ad abbandonare la corsa, dopo un’ottima partenza chr lo aveva portato in testa alla prima curva.
A tenere alto il morale in Aprilia ci ha pensato Jordi Torres, che ha conquistato anxhe lui il terzo posto, il suo secondo podio stagionale, arrivato al termine di una gara di grande costanza a cui si é presentato dopo aver rivoluzionato la moto nell’intento di gestire meglio le gomme.
Ancora attardato Haslam che ha chiuso sesto, in difficoltà con la gestione gomme.

“Il podio è un risultato incredibile. E’ una scommessa vinta, quella di alzare l’asticella fino a qualcosa che nessuno aveva mai fatto” – ha detto Max Biaggi – “mio passo di gara era consistente. Rea, Davie e Sykes sono subito scappati via, io ho cercato il mio passo cercando di non distruggere la gomma scaldandola troppo. Non è stato facile perché nello stesso tempo devi spingere. Dopo aver passato i miei compagni di squadra ho cominciato a pensare a Sykes che si avvicinava sempre più. Ce l’ho fatta a prenderlo e a passarlo proprio all’ultimo giro. Sono stracontento, è il risultato che sognavo, una vera ciliegina sulla torta e il massimo che potessi ottenere. La caduta di Gara 2 non toglie niente alla mia soddisfazione. La fine di questo weekend mi permette ora di rivelare che la caduta che ho patito qui nei test della scorsa settimana mi ha “regalato” una dislocazione della spalla sinistra e una ferita da punti alla caviglia destra. E’ stata principalmente la spalla a darmi fastidio, soprattutto nella parte guidata. Ma abbiamo stretto i denti ed è andato tutto magnificamente, un motivo in più per correre in vacanza felice”.

“Prima di tutto devo ringraziare la mia squadra, tra Gara 1 e Gara 2 i ragazzi hanno fatto un lavoro incredibile, cambiando la moto, agendo sull’assetto e sulle regolazioni elettroniche, in particolare sul freno motore. Questo mi ha permesso di guidare in modo più dolce” – ha detto Jordi Torres – “Magari io, di istinto, avrei voluto qualcosa di più aggressivo ma questo mi ha consentito di gestire al meglio le gomme nella seconda gara e cogliere questo podio che mi rende felice, evidentemente è il mio destino in questa stagione, ho bisogno di una brutta Gara 1 per poi avere grandi risultati nella seconda. E’ stata una gara importante perché mi ha insegnato molto, ed è quello che voglio in questa stagione. Ora non vedo l’ora di essere a Jerez, per dare il 100%”. 
“Ho avuto problemi in entrambe le gare. L’avantreno tendeva a chiudere molto. Se cercavo di risparmiare la gomma posteriore stressavo quella anteriore e perdevo velocità in ingresso di curva. Nella prima gara le gomme si sono usurate molto presto e non ho potuto tenere un ritmo sufficientemente veloce” – ha detto Leon Haslam – “Nella seconda sono partito bene, ma alla fine ho girato più lento che nella prima. Nel finale ho provato a superare i piloti che mi precedevano, ma non avevo abbastanza grip. Sono molto dispiaciuto, perché su questa pista l’obiettivo era di salire sul podio e invece non ci siamo riusciti”.

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