Superbike: La parola al podio del Geico Motorcycle US Round

Le dichiarazioni di Chaz Davies, Tom Sykes e Jonathan Rea al termine delle due gare, che hanno avuto la stessa top-3

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Due corse, un solo vincitore, due podi fotocopia: questa è sintesi delle due gare al Madza Raceway di Laguna Seca, valevoli per il nono round del Campionato Mondiale ENI FIM Superbike, che consolida sì la leadership in classifica di Jonathan Rea ma che riapre la lotta per il titolo di vice-campione.

Il dominio di Chaz Davies è andato al di là dei due primi posti: l’autorevolezza con cui ha condotto entrambe le manche dall’inizio alla fine, i tempi sul giro che ha costantemente martellato senza sosta e senza che nessuno degli inseguitori fosse mai stato in grado di impensierirlo, fanno ben sperare i tifosi ducati, anche se la Kawasaki rimane là.

«Sono davvero molto felice, perché qui a Laguna abbiamo raccolto i frutti del nostro lavoro. Il tracciato americano tende a limitare i nostri punti deboli mentre ci permette di sfruttare i nostri punti di forza e quindi abbiamo potuto costruire due belle gare, che sono andate esattamente come avevamo programmato” – ha detto Chaz Davies – “Non pensavo che sarebbe stato possibile girare in 1’23 in gara, ma invece ho potuto fare una serie di giri molto veloci all’inizio della prima manche ed ho spinto forte per i primi 12 giri, dopodiché si è trattato di gestire il vantaggio acquisito. Avevamo cambiato qualcosa per la seconda gara e le modifiche si sono rivelate utili. Ho preso qualche rischio nei primi giri con la pista bagnata ed ho avuto paura di cadere, ma fortunatamente ha smesso di piovere subito e le cose sono andate bene fino alla fine. Ringrazio tutto il mio team, la Ducati ed i nostri sponsor. E’ stato un weekend molto positivo, ed ovviamente nettamente migliore rispetto a quello dello scorso anno!» (ndr – Chaz cadde in gara 1 ed i medici non lo fecero partire in gara due)

Contento Tom Sykes, che non ha vinto ma che è riuscito a finire davanti al compagno di team in entrambe le gare, e questo non può che fare bene al morale, battagliando, senza fare sconti, ruvido quanto basta e motivato a mille.
In classifica perde qualcosa nei confronti di Davies, che ora è più vicino, ma per trovarsi Rea alle spalle va bene anche questo.

«E’ stata una grande lotta quella che abbiamo fatto io e Jonathan per tutta gara uno. Ho visto solo e sempre “zero” sulla mia pit board e quindi ho dovuto gestire da solo la situazione. Sentivo il calo della gomma posteriore ed ho dovuto compensare in alcune zone della pista, cercando di modificare la mia guida come meglio mi conveniva” – ha detto Tom Sykes – ” Secondo non è il risultato ideale, ma nel complesso sono contento delle mie posizioni odierne, considerando le circostanze. Abbiamo fatto due piccole modifiche per gara due ed è stato strano, perché all’inizio sentivo di avere una moto con un set up davvero buono sotto la pioggia, mentre Chaz si è preso un paio di rischi, ma alla fine ha avuto ragione lui, perché in quel frangente è riuscito a creare un grande divario e penso sia stato probabilmente il fattore decisivo della gara. In seguito ho avuto un paio di avvertimenti dalla mia moto e non sono più stato in grado di attaccare Chaz. Nel complesso, sono abbastanza soddisfatto, ma in realtà non siano mai stati così vicini a lui da poterlo impensierire. Due secondi posti sono accettabili, ma di fatto è stato un altro pilota a portare a casa i premi in questo fine settimana».

Un po’ deluso invece Jonathan Rea, frenato da comprensibili calcoli di classifica che non forse non gli hanno fatto spingere fino in fondo, per superare Sykes e andare a prendere Davies, sopratutto in Gara 1.
Alla fine potrebbe essere campione già a Sepang tra 15 giorni, e questo conta di più.

«Ho provato spesso, ma non c’era nulla che potessi fare per passare Tom in gara uno. Lui ha tenuto un buon ritmo, ma sono sicuro che io avevo un passo ancora più veloce del suo. Il problema è stato che non riuscivo a sorpassarlo. Ho provato un paio di volte, ma sono andato largo ed era chiaro che avrei dovuto essere ancora più aggressivo, ma negli ultimi giri non ne ho avuto l’occasione” – ha detto Jonathan Rea – “Tom stava guidando in modo molto intelligente. Nell’ultima curva ero un po ‘indietro ed è stato uno di quei momenti nei quali bisogna usare il cervello, per capire che 16 punti sono molto meglio di zero punti. Abbiamo tenuto un buon passo anche in gara due e se non sono risuscito a passarlo è stata solo per colpa mia, perché ho fatto troppi errori. Sia Tom che io abbiamo perso un sacco di tempo nei confronti di Chaz quando stava piovendo, ma poi abbiamo tenuto un buon ritmo sino alla fine. Oggi forse ho fatto troppi calcoli e la terza posizione è proprio quella che mi sono meritato».

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