Superbike: Ducati parte con il piede giusto in Thailandia
Nella combinata delle due sessioni Chaz Davies è terzo mentre Troy Bayliss fa segnare il settimo tempo.
Per l’Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team la trasferta thailandese parte decisamente bene: nelle prove libere disputatesi questa mattina la Chang International Circuit Chaz Davies e Troy Bayliss hanno dimostrato di sapersi adattare in fretta al nuovo tracciato.
Nonostante temperature medie molto alte (aria 36°C, asfalto 57°C), durante la seconda sessione, ancora più calda della prima, entrambi i piloti hanno abbassato quasi subito i loro tempi sul giro: Davies ha fatto registrare un crono di 1’35.288 mentre Bayliss, sfruttando il lavoro effettuato con il proprio team nel pomeriggio, ha migliorato di ben 1.3 secondi, per chiudere in settima posizione finale con un 1’35.690.
“Non sono particolarmente felice, perché mi sembra di non riuscire ancora a far scorrere la moto come vorrei. Funziona bene in alcuni settori ma poi in altri, soprattutto per quanto riguarda l’anteriore, mi piacerebbe trovare un feeling migliore” – ha detto Chaz Davies – “Al momento non capisco esattamente quale sia il limite dell’anteriore. E’ positivo essere fra i primi ovviamente, ma preferirei stare lì con il feeling giusto. Sono incorso in una piccola scivolata stamattina – ho frenato un po’ tardi e penso di aver messo le ruote su un punto della pista un poco sporco – ma comunque, non mi sono fatto male e la moto non si è danneggiata molto”.
“Abbiamo avuto qualche piccolo problema stamattina e ci è voluto un poco di tempo per trovare la strada giusta” – ha detto Troy Bayliss – “Il feeling che avevo nella prima sessione non era male ma non era quello che io avrei voluto. Sapevo che sarebbe stato possibile fare di più oggi pomeriggio, utilizzando la gomma più morbida, ed è stato proprio così e sono stato subito più veloce. Poi, a metà sessione, abbiamo fatto una modifica che anche in passato ci aveva aiutato, ed ha funzionato ancora, permettendomi di fare una serie di giri veloci, il migliore dei quali è stato con una gomma che aveva già percorso 13 giri. Quindi ora sono molto contento e quando sono sceso dalla moto ho provato le stesse sensazioni che avevo sette anni fa”.
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