Moto2 | Intervista esclusiva a Pecco Bagnaia: “Rossi? Il più forte. Ducati? La Moto2 aiuterà”

Il leader della classe Moto2 debutterà il prossimo anno in MotoGP

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Moto2 2018 – Abbiamo intervistato in esclusiva Francesco Bagnaia, rider dello Sky Racing Team VR46 e pilota VR46 Riders Academy.

Con il #42, leader della classifica iridata della classe Moto2, abbiamo parlato di svariati argomenti, dal suo inizio di stagione alla prossima avventura in MotoGP, passando per Valentino Rossi e per la tragedia accaduta al CEV, dove nella gara della Moto3 ha perso la vita il 14enne Andreas Pérez.

Sei leader della classifica, ti aspettavi questo risultato?

“Dopo i primi test avevamo capito di poter essere competitivi. Poi siamo arrivati alla prima gara in Qatar e abbiamo vinto. Abbiamo ottenuto tre vittorie nelle prime cinque gare, con quattro podi. Sono molto contento del lavoro che stiamo facendo.”

Quanto ti è dispiaciuto non essere salito sul podio nella gara di casa del Mugello?

“Purtroppo non ero a posto fisicamente, è stato già buono fare quarti. Mi sto portando dietro degli “acciacchi” dopo le cadute di Austin e Le Mans, ora mi sento meglio.”

Chi sono ad oggi gli avversari più difficili?

“Oliveira, Baldassarri e Marquez, sono loro tre quelli più temibili. Marquez è un pò più indietro, poi c’è anche Pasini.”

Hai già un contratto per la MotoGP 2019 (correrà al posto di Danilo Petrucci nel Team Pramac Ducati), questa cosa ti ha tolto un pò di pressione?

“Sicuramente aver già il contratto firmato mi ha aiutato molto, anche perchè adesso il mercato MotoGP sta vivendo una fase delicata. Avendo firmato in anticipo mi sono trovato in una situazione perfetta, un pò come Oliveira (che correrà in MotoGP con una KTM).”

Hai già provato la Ducati in un test premio, come la vedi da fuori?

“Credo che la Ducati sia una moto particolare e che la Moto2 ti porti a guidare la moto in quella direzione. La Moto2 è una moto che non gira troppo, che devi far girare con il freno e con il gas. Dovrei trovarmi bene, vedremo.”

La MotoGP e la Ducati richiedono uno sforzo fisico maggiore rispetto alla Moto2, hai già pensato di cambiare metodi di allenamento?

“Per ora rimango concentrato sulla Moto2, c’è da portare avanti la stagione, facendo il massimo. Sarebbe sbagliato pensare già alla MotoGP. Fortunatamente avremo 3 giorni di test dopo Valencia e solo allora mi concentrerò sulla Top Class.”

Chi è secondo te il favorito della MotoGP?

“Il favorito è sicuramente Marquez, ma secondo me Vale (Rossi, ndr) può dire la sua, ha una grande voglia e se la Yamaha lo sosterrà potrà lottare. Fa “paura”, non gli manca nulla, nonostante abbia 39 anni è il più forte che ci sia, perchè a mio parere a parità di moto non ce n’è per nessuno.”

Ti ha sorpreso la firma di Lorenzo con la Honda?

“Non mi ha sorpreso, l’avevo capito quando tardava ad arrivare la firma di Pedrosa. Adesso c’è da capire cosa farà Dani, se si ritirerà, oppure se troverà un’altra sistemazione.”

Cosa vorresti migliorare in “Bagnaia”?

“Vorrei migliorare il mio approccio quando qualcosa va un pò storto; prenderla con più tranquillità, ci sto lavorando e stiamo già facendo progressi.”

La Moto3 è una classe molto combattuta, soprattutto quest’anno, tu che ci hai corso, chi vedi come favorito?

“Bezzecchi e Martin sono i due più forti. Martin è molto forte nella guida, ma Bezzecchi riesce a limitare i danni nella parte guidata e poi la KTM ha un gran motore. Sarà una bella battaglia.”

Stai ripercorrendo le tappe di Franco Morbidelli, sempre VR46 Riders Acadamy, Moto2, poi MotoGP. Come giudichi il suo debutto in Top Class?

“Sicuramente sta vivendo una situazione non facile. Ha una moto dello scorso anno e anche l’elettronica non è quella che dicono di essere. Franco sta facendo veramente “paura” dal mio punto di vista, al Mugello è arrivato direttamente in Q2. Se il prossimo anno dovesse avere un pacchetto migliore, secondo me starà sicuramente tra i primo sei.”

Pochi giorni da c’è stata una tragedia al CEV, dove in un incidente ha perso la vita il 14enne Andreas Pérez. Forse si sta esagerando come età e soprattutto come numero di partenti?

“In gara c’erano 46 piloti, tutti giovanissimi e con poca esperienza e questo non aiuta. Io però la vedo più come una fatalità, doveva andare così…”

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