Superbike | Thailandia, Gara2: Bautista non si ferma più

Battuto ancora Jonathan Rea che accusa 11 secondi di ritardo.

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Sei successi in sei gare.
Nemmeno nei sogni più idilliaci La Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) avrebbe mai immaginato un inizio di stagione così, nell’anno del debutto nel Campionato del mondo MOTUL FIM Superbike.

Annichilito il Campionissimo Jonathan Rea che fino all’avvento dello spagnolo, da che è in Kawasaki aveva letteralmente “cannabalizzato” il mondiale.

Bautista diventa il primo pilota, dai tempi di Nei Hodgson nel 2003, a vincere tutte le prime sei gare all’esordio nel WorldSBK.

Questo fine settimana lo spagnolo non ha mai lasciato il comando in tutte le sessioni del Pirelli Thai Round: oggi vince Gara2 con 10”053 di vantaggio da Jonathan Rea, secondo ma che qui con la Kawasaki (Kawasaki Racing Team WorldSBK) aveva vinto sei delle otto gare disputate fino allo scorso anno.

Completa il podio, per la terza volta consecutiva, Alex Lowes (Pata Yamaha WorldSBK Team) a conferma di una maturità e crescita ormai consolidata.

La gara del terzetto di testa è stata abbastanza in solitari, avendo già alla fine del primo giro accumulato un leggero distacco dagli inseguitori Leon Haslam (Kawasaki Racing Team WorldSBK), Michael van der Mark (Pata Yamaha WorldSBK Team) e Marco Melandri (GRT Yamaha WorldSBK).
Poco dopo si è aperta la battaglia per la quinta posizione tra Melandri, van der Mark, Sandro Cortese (GRT Yamaha WorldSBK) e Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati).
Alla curva 3 il ravennate prova a passare l’olandese ma entrambi sono andati larghi e Davies ne approfitta per infilarsi e superarli.

Melandri ha poi ripreso l’ex compagno di squadra alla curva 8 mentre Cortese e van der Mark hanno iniziato a superarsi per primeggiare l’uno sull’altro. Ancora una volta, l’olandese manca il podio in una Gara 2 dove ha comunque dovuto difendere la quarta posizione da un agguerrito Haslam che di deve però accontentare del quinto tempo davanti alla prima moto indipendente al traguardo, la R1 di Marco Melandri (GRT Yamaha WorldSBK).

Se da un lato il box Ducati sorride, dall’altea si chiude un altro weekend da dimenticare: ennesimo ritiro, per problemi tecnici, di Chaz Davies.
Gara sfortunata anche per Tom Sykes (BMW Motorrad WorldSBK Team) che lascia la corsa al quarto giro, mentre il suo compagno di squadra, Markus Reiterberger termina col l’11esima piazza.

Piazzandosi in settima posizione, Sandro Cortese diventa il primo pilota tedesco dopo Max Neukirchner nel 2008 a terminare sei gare consecutive nella top 8.
Ottimo risultato per l’italiano Michael Ruben Rinaldi (BARNI Racing Team) che centra l’ottavo tempo al suo esordio in Thailandia e ancora una volta, durante questo weekend, piazza la seconda Ducati al traguardo dopo quella vincitrice del round. Chiudono la top 10, dopo essersi battuti,Toprak Razgatliolgu (Turkish Puccetti Racing) e Jordi Torres (Team Pedercini Racing), alla fine il turco ha avuto la meglio ed è riuscito a piazzare la prima Kawasaki indipendente al traguardo.

Alessandro Delbianco (Althea Mie Racing Team) ottiene i suoi primi punti nel campionato WorldSBK centrando la 13esima posizione. Non si è nemmeno schierato sulla griglia di partenza Eugene Laverty (Team Goeleven) dopo il problema tecnico avuto in Gara 1. Cade al primo giro Leandro Mercado (Orelac Racing VerdNatura), mentre Leon Camier (Moriwaki Althea HONDA Team) e Thitipong Warokorn (Kawasaki Thailand Racing Team) non sono partiti dopo l’incidente avuto durante la Tissot Superpole Race.

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