Superbike, Pata UK round, Gara1: vittoria e ritiro per il Kawasaki Racing Team

Sykes dedica la vittoria a Hayden mentre Rea viene tradito da una gomma

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Giornata da bicchiere mezzo pieno in casa Kawasaki con Tom Sykes che festeggia lo straordinario record di nove vittorie consecutive sulla pista di Donington, dove è imbattuto dal 2013, dopo aver conquistato una fantastica pole, e Jonathan Rea che invece viene tradito molto probabilmente da una gomma e incappa in una caduta che gli costa il primo zero in classifica della stagione.

Partito dalla prima casellina in griglia, dopo aver siglato anche il miglior crono nella terza sessione di libere, Sykes aveva buone sensazioni sulla pista inglese e l’ha mostrato sia nei primi passaggi sia resistendo all’assalto del compagno di team: il vice campione in carica ha mantenuto nervi saldi fino al traguardo, beneficiando alla fine in termine di punti della caduta di Rea.

Tom Sykes non ha voluto mancare di rivolgere un pensiero a Nicky Hayden, dedicandogli la vittoria appena conquistata: “È un week end di gara surreale, senza il mio ‘vicino’ dal grande sorriso. Ci mancherà molto, per questo voglio dedicare la mia vittoria a Nicky. La gara è stata difficile, il vento mi ha causato diversi problemi, ma alla fine ho continuato a lottare e ad adattare il mio peso corporeo alla moto, dato che stavo soffrendo davvero in alcune aree. Ho commesso un paio di errori all’inizio, ma sono tornato su ed è andato tutto bene; la moto era difficile da guidare, ma è buono aver conquistato 25 punti, è importante per il campionato. In generale abbiamo fatto un buon lavoro oggi”.

Jonathan Rea ha vissuto una giornata impegnativa e ne è uscito comprensibilmente deluso: la caduta a quattro giri dalla fine al Craner Curves gli ha impedito di conquistare 20 punti ormai in tasca.

“E’ stato molto frustrante a essere onesti, perché durante tutta la gara ho avuto un buon ritmo, Chaz è stato più veloce all’inizio con la gomma morbida e quando ha fatto l’errore era difficile prendere la vetta della corsa per il vento. Sapevo che Tom sarebbe arrivato velocemente e ho poi reagito. All’improvviso ho avuto un’enorme vibrazione al posteriore, poi mi ha passato e ho pensato a finire la gara, dato che Chaz era caduto, ma dopo la vibrazione è stata sempre peggio e poi alla Craner curves ho sentito la mia gomma esplodere. È stato frustrante perché avevo salvato le gomme per il finale”.

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