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Superbike: Nel 2016 Pirelli si concentrerà di più sull’anteriore

Come spesso accade nel corso di un Campionato del Mondo di Motociclismo, la componente pneumatici incide in maniera determinante sul verdetto della pista, specie quando le condizioni climatiche si fanno estreme o complesse nel corso di un intero weekend.

Il Campionato Mondiale Eni Fim Superbike non fa eccezione, con il pneumatici Pirelli che sono risultati spesso determinanti sull’ordine di arrivo di gara.
Fornitore unico dal 2004, la casa italiana nello svolgimento del suo compito ha dovuto tenere conto di una particolarità fondamentale, unica nel suo genere a livello internazionale, della WorldSBK, ovvero che le moto utilizzate si basano direttamente sulle rispettive controparti di series.
Questo regolamento ha cambiato inevitabilmente il futuro del marchio, dato che le nuove regole richiedevano metodi di produzione industriali per andare incontro ai grandi numeri di pneumatici richiesti, rispetto alla creazione di ‘prototipi’ del passato.
Le coperture che Pirelli mette a disposizione per tutte le classi del Mondiale sono, quindi, le stesse utilizzare dai motociclisti di tutto il mondo.

“Quest’anno è stato interessante ed importante per capire meglio il rendimento delle coperture morbide sulle moto Superbike e Supersport” ha spiegato Giorgio Barbier, Racing Director di Pirelli, riguardo alla dodicesima edizione di Pirelli nel Mondiale Superbike – “In questa stagione ci siamo concentrati quasi esclusivamente sulle soluzioni morbide al posteriore, perché questa è l’area che vorremmo sviluppare di più per il mercato. A dire il vero, abbiamo sempre corso con mescole morbide quest’anno. Abbiamo usato soluzioni leggermente diverse per avere il feedback dai piloti e siamo soddisfatti del lavoro”.

Visto il maggior peso dato alle soluzioni al posteriore per il 2015, l’attenzione di Pirelli per il 2016 si concentrerà di conseguenza più sull’anteriore della moto.

“Sicuramente, il focus per la prossima stagione sarà maggiormente sul davanti della moto” – ha continuato Barbier – “Ora stiamo utilizzando la più morbida al posteriore, quindi dobbiamo bilanciare di più sul davanti. L’anteriore è più difficile perché, di solito, i piloti hanno diversi approcci e feeling all’anteriore. Alcuni piloti lo preferiscono più morbido ed altri molto duro, quindi creare una buona varietà per tutti loro è una bella sfida”.

Michela Alitta:
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