Superbike: Melandri impaziente di iniziare l’avventura in Ducati

Intervista al neo pilota del team Aruba Racing Ducati a pochi giorni dall'annuncio

Superbike: Melandri impaziente di iniziare l’avventura in DucatiSuperbike: Melandri impaziente di iniziare l’avventura in Ducati

A pochi giorni dall’annuncio ufficiale del suo clamoroso rientro nel Campionato Mondiale delle derivate di serie nel team Aruba.it Racing – Ducati, a partire dal prossimo anno, in coppia con Chaz Davies, Marco Melandri è impaziente si salire in sella alla sua nuova Ducati Panigale R.

Per il ravennate il 2017 sarà la quinta stagione in Worldsbk, in cui finora ha conquistato 19 vittorie e 49 podi sulle 100 gare disputate: l’obiettivo per lui è ovviamente quello di tornare ai massimi livelli.

WorldSBK.com ha fatto una chiacchierata con lui dopo l’annuncio, sulle sue sensazioni e sul prossimo futuro, che inevitabilmente guarda con grande ottimismo.
Vi riportiamo l’intervista integrale.

“Da una parte la sensazione principale è la felicità” – ha detto Marco Melandri – “Dall’altra non ho ancora realizzato al 100%, è un ritorno sicuramente con un team e una moto di primissimo ordine. Dopo un periodo molto difficile è ancora difficile credere per me che sia arrivata un’opportunità del genere. La mia voglia di correre e di fare bene è aumentata rispetto a prima. Il periodo lontano dalle gare mi ha fatto riflettere, mi ha portato a migliorare i miei punti deboli e a capire ancora di più quanto abbia voglia di correre e di fare bene”.

Durante questa pausa Melandri non si è perso d’animo.
“Quest’inverno mi sono allenato molto con la moto da cross fino a qualche mese fa. Quando ho intravisto la possibilità di tornare in Superbike ho rallentato un po’ la presa perché il rischio è sempre alto. Ho dato priorità alla bicicletta, sono sempre andato in palestra giusto per mantenere un minimo di fondo. Poi mi sono goduto la famiglia, e con l’aiuto di mia sorella e di Manuela abbiamo lavorato a un nuovo progetto che vedrà la luce a settembre”.

Quando gli è stato chiesto come si sia svolta la negoziazione, Marco ha risposto:
“Di come sia andata la trattativa con Ducati non so molto, io ho solo detto “Sì, va bene!” (ride) Per me la priorità era avere una moto competitiva e una squadra di massimo livello come la loro. Il team manager mi conosce bene perché ha lavorato con me un anno, quindi sa quello di cui ho bisogno per essere convinto al 100% e lavorare sempre al massimo delle mie possibilità. Con Ducati ho un rapporto ottimo”.

“Le mie aspettative sono sicuramente alte” – ha aggiunto il ravennate – “Volevo tornare solo se lo avessi potuto fare per vincere. Non sarà facile, il livello adesso è alto, le Kawasaki vanno fortissimo, Chaz è anni che è sulla Ducati e credo sia sicuramente il riferimento su questa moto. Inoltre mi aspetto che le altre moto crescano per il prossimo anno, quindi non sarà facile”.

In Ducati farà coppia con Chaz Davies, per la seconda volta nella sua carriera.
“Con Chaz siamo già stati compagni di squadra nel 2013, andrà tutto bene. Io tendenzialmente sono uno che fa la sua strada, lui anche da quello che ho già avuto modo di vedere. L’importante è avere rispetto l’uno per l’altro, poi è normale che il tuo compagno di box è il primo rivale. Dal mio punto di vista è meglio avere uno veloce, almeno ti stimola ad essere sempre al top”.

Un pilota italiano alla guida di una moto italiana ha una certa responsabilità e a proposito.
“Sicuramente, so che ci sono tantissime aspettative. Quando però hai tutto quello che ti serve per esprimerti al massimo, non mi pesa” – ha detto Marco Melandri – “È solo una motivazione in più, non vedo l’ora di iniziare. Sono certo che tanti si aspetteranno tanto da noi e sono pronto ad affrontare momenti non facili – sono consapevole che ce ne saranno – ma vedo tutto molto positivo”.

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2 commenti
  • ligera ha detto:

    L’incubo che sia avvera. Ma ormai…. Non credo sia il pilota giusto per la Ducati. Lui è certamente un pilota veloce, lo ha dimostrato e lo dimostrano i numeri, ma non credo sia un pilota da Ducati SBK. Da che mi ricordo, le sua guida prevede una moto morbida, non rigida. Almeno questo si percepiva guardando le sue moto quando correva. La Panigale SBK, a mio avviso, per essere competitiva contro le 4 cilindri, deve avere un assetto, per quanto possibile rigido e per questo motivo principale, non ci vedo un Melandri alla guida, poi, contentissimo di sbagliare.

  • TONYKART ha detto:

    non lo vedo nemmeno io !pero’ a dire il vero prima che salisse vedevo bene anche cal sulla ducati moto gp e invece….
    verdremo tanto se vince in ogni caso vince chaz

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