Superbike: L’anteprima di Pirelli in vista di Imola

Alla vigilia del quarto round del Campionato Mondiale, Pirelli illustra le scelte dei pneumatici e le novità che si vedranno in pista.

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Con il quarto round alle porte il Campionato Mondiale Superbike entra nel vivo e Pirelli vuole contribuire con nuove soluzioni a mantenere alti la competitività e lo spettacolo.

Lunedì 12 maggio, inoltre, sempre a Imola si svolgeranno i secondi test ufficiali, in cui team e piloti avranno l’occasione di provare anche le diverse soluzioni di sviluppo che Pirelli metterà a disposizione.

Nella classe regina, già per il weekend di gara, i piloti EVO potranno contare su un nuovo pneumatico, la specifica R1368, sempre in mescola SC0, molto morbida, ma in grado di coprire la durata di gara senza presentare un decadimento significativo.
Questa soluzione entra in scena solo ora perchè è ideale se utilizzata con temperature piuttosto elevate.

L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari dal punto di vista dei pneumatici, presenta un asfalto aggressivo e forti oscillazioni di temperatura.
E’ un circuito abbastanza tecnico con curve e staccate complesse, che si percorre ad un ritmo elevato e che richiede ottime doti di guida.

Nell’agosto 2011 circa il 70% del tracciato è stato riasfaltato, acquistando un buon grip meccanico ma incrementando al contempo l’aggressività sui pneumatici posteriori, soprattutto con temperature medio-basse.
Per quanto riguarda il pneumatico posteriore, i punti più impegnativi sono la lenta Curva Tosa in cui però, in uscita di
curva, si riscalda meno rispetto alle curve veloci, e la Variante alta, in cui la temperatura del pneumatico oscilla repentinamente da -55° a + 55°.
Per gli anteriori il punto più impegnativo è la Rivazza dove il pneumatico subisce fortissime sollecitazioni e in circa mezzo secondo il carico passa da 125 Kg a 250 Kg.

Ad Imola Pirelli porterà un totale di 4642 pneumatici per le gare e oltre 500 per i test ufficiali: 2065 sono quelli destinati ai piloti Superbike, 1372 quelli per la Supersport, 464 per la Superstock 1000 e 585 quelli per la Superstock 600, oltre ai 156 destinati alla European Junior Cup.

Nella classe Superbike, in cui i piloti utilizzano pneumatici slick DIABLO™ Superbike e all’occorrenza pneumatici intagliati da bagnato DIABLO™ Rain e intermedi DIABLO™ Wet, ogni pilota avrà a disposizione 71 pneumatici di cui 36 anteriori e 35 posteriori. Al posteriore 4 le soluzioni complessive, due in comune ed una terza diversa per Superbike ed EVO.
Confermata invece la soluzione destinata ai soli i piloti Superbike, la SC1 di sviluppo S1185, già ampiamente utilizzata ad Aragón e ad Assen come alternativa della SC1 di gamma rispetto alla quale garantisce un’usura più omogenea e una migliore performance.
A disposizione di tutti i piloti, sia Superbike che EVO, ci saranno la SC0, soluzione morbida ideale per affrontare asfalti lisci e temperature elevate, e la SC1, in mescola di durezza media, che performa meglio quando le temperature non sono particolarmente elevate.
Sempre al posteriore, e solo per i 20 piloti che accedono alla Superpole, è disponibile un pneumatico da qualifica in mescola molto morbida.
Per l’anteriore confermate le tre soluzioni già presenti ad Aragón ed Assen: la SC1 e la SC2 di gamma e la SC1 di sviluppo S1699, che negli ultimi due appuntamenti è stata la soluzione più utilizzata perchè offre un maggior sostegno nell’approccio alle curve.

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2 commenti
  • Eugenio ha detto:

    […] “la temperatura del pneumatico oscilla repentinamente da -55° a + 55°.”

    Urca che freddo che deve fare ad Imola a maggio…

    Ma per favore..

    1. Michela Alitta ha detto:

      scusate mi sono espressa male, quello è il range di temperatura che può sopportare il pneumatico, che infatti è quello di gamma Pirelli più adatto alle forti oscillazioni di temperatura senza registrare un decadimento significativo nelle prestazioni e nell’aderenza.
      E’ anche quello che riesce ad andare in temperatura più velocemente.
      La Variante Alta è uno dei punti del circuito in cui si registrano le oscillazioni di temperatura più forti (anche se non arriva a -55° senno ci vorrebbere i pneumatici chiodati!).
      In questa parte del circuito la cintura in acciaio del pneumatico aiuta il riscaldamento del lato opposto della mescola che verrà utilizzata dopo meno di un secondo.
      Purtroppo non sono un ingegnere ma spero questa volta di essermi spiegata meglio!
      ciao!

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