Kawasaki si conferma anche quest’anno asso pigliatutto del Campionato Mondiale delle derivate di serie: dopo il terzo titolo consecutivo piloti di Jonathan Rea e quello di team arrivati a Magny-Cours tre settimane fa, a Jerez de la Frontera è arrivato anche quello costruttori.
Questo titolo è forse il più importanti in termini di ritorni per la casa giapponese dato che sancisce una supremazia tecnica e di sviluppo nei confronti degli avversari, innegabile se si guardano le gare nel loro complesso.
Il principale concorrente, Ducati, anche se ha raggiunto ottimi livelli di competitività, è in grado di competere alla pari solo su alcuni tracciati e questo, se aggiungiamo anche i guai tecnici che Davies e Melandri hanno dovuto affrontare, non ultimo la rottura del motore dell’italiano in Gara1 proprio a Jerez, purtroppo non basta se si vuole pensare di rompere il dominio delle Ninja.
Fermare Kawasaki non sarà facile nemmeno il prossimo anno.
Oltre a Jonathan Rea e a Tom Sykes, i 12 piloti che montano in sella alle verdone hanno ottenuto 549 punti, 69 in più di Ducati con 50 punti disponibili, nell’ultimo round in Qatar.
Il 2017 è stato un anno splendido per la ZX-10RR: 39 podi e 16 vittorie quando mancano ancora due gare da disputare, e la 100esima vittoria in Gran Bretagna.
Guardando al palmares iridato, Kawasaki con tre titoli vede da vicino Honda ferma a quattro, ma ha ancora tanta strada da fare prima di raggiungere i 17 titoli di Ducati.