Rossi in F1? Pons è dubbioso

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In pochi ci hanno provato da allora, ma nessuno ci è mai riuscito anche se i media le stanno provando tutte per far sì che succeda di nuovo. I fan della Formula uno a loro volta darebbero un braccio affinché la storia si ripetesse, ma il team manager che ha vinto sia nelle due sia nelle quattro ruote, è convinto che stiano sognando. Quarantuno lunghi anni fa il pilota britannico John Surtees portò al successo la Ferrari nel campionato del mondo di Formula uno. Solo quattro anni prima aveva vinto il suo settimo titolo mondiale su due ruote. E’ ancora l’unico ad aver vinto titoli mondiali ad alto livello su due e quattro ruote. Altri, e in particolare il nove volte campione del mondo Mike Hailwood, ci hanno provato, ma hanno fallito il tentativo di emulare il brillante Surtees. Adesso però questo affascinante interrogativo ci viene riproposto.

Il campione del mondo Valentino Rossi, stando alle indiscrezioni dei media italiani, sarebbe intenzionato a passare alle quattro ruote con la Ferrari, abbandonando le corse motociclistiche al termine della prossima stagione. Le smentite dal campione del mondo non sembrano definitive e pare di essere tornati indietro di 41 anni.

Sito Pons, manager del Camel Honda Team, sa molto delle corse su due e quattro ruote. Non solo ha vinto due campionati mondiali in 250, ottenendo 30 vittorie per il team Honda Pons, ma ha anche avuto un esordio spettacolare nel campionato del mondo su quattro ruote lo scorso anno quando il suo team ha conquistato Le World Series. Egli è convinto che seguire le orme di Surtees sia un compito al di là del talento straordinario del sei volte campione del mondo Rossi.

“Il talento da solo non è sufficiente e penso che sia molto, molto difficile al giorno d’oggi rifare quello che ha fatto John Surtees,”, ha rivelato Pons che si è pure cimentato nelle quattro ruote quando la sua carriera del campionato del mondo è terminata. “Molta gente ha il talento di passare dalle due alle quattro ruote ma manca dell’esperienza dei piloti di formula uno. Questi iniziano all’età di nove o dieci anni coi kart prima di passare alle formule minori e quindi da ultimo alla Formula uno. Secondo me, bisogna avere un’esperienza frutto di almeno un centinaio di gare. Il talento non è abbastanza”.

La teoria di Pons si basa sulla sua stessa esperienza di quando ha iniziato con le corse in macchina. ‘”Ho corso nella Porsche Supercup. Andavo bene, ma non avevo il background necessario per vincere. Cinque giorni di test non erano sufficienti per poter vincere”.

Surtees si è aggiudicato tre titoli in 350 e quattro in 500 per la casa italiana MV Agusta prima del famoso passaggio. Arrivò secondo nella seconda gara che ha disputato in Formula uno all’età di 26 anni, la stessa di Rossi. Mike Hailwood ha vinto tre titoli 250, due 350 e quattro 500 prima del salto alle quattro ruote. Ha vinto il campionato del mondo di Formula due ma mai un gran premio di Formula uno e il suo piazzamento migliore è stato un ottavo posto nel 1972. Quindi si è ritirato in Nuova Zelanda, ma ben presto annoiato da questa nuova situazione, è tornato alle moto all’età di 39 anni, vincendo la corsa TT sull’Isola di Man.

In tempi più recenti i campioni del mondo di 500, Wayne Gardner e Eddie Lawson hanno lasciato il segno nelle quattro ruote ma non in Formula uno. Gardner ha fatto dei giri straordinari nella serie V-eight Supercar in Australia mentre Lawson è stato uno dei contendenti al titolo nella serie IndyLights a casa sua, negli Stati Uniti. Il venezuelano Johnny Cecotto è stato il più giovane vincitore del campionato del mondo di 350 nel 1975 e ha continuato una carriera ricca di successi nelle gare di touring car. Come spesso accade, il suo grande amico e campione del mondo Barry Sheene e il suo compagno alla Suzuki Steve Parrish hanno seguito un’altra strada. Hanno iniziato con le corse di camion e Parrish in particolare ha riscosso enorme successo e popolarità.

Purtroppo per qualcuno il passaggio a quello che doveva essere uno sport più sicuro è finito in tragedia. Il campione del mondo del 1961 in 350 e 500, Gary Hocking, ha perso la vita durante una corsa in macchina in Sudafrica mentre il favorito al titolo mondiale di 250, Greg Hansford, si è ucciso in una gara di auto in Australia.

Fare esperienza quando si è giovani, ma non troppo giovani, è quindi il consiglio che Pons rivolge agli astri emergenti sia delle due e quattro ruote. Ironicamente, sia suo figlio maggiore Axel sia quello di Alex Barros, Lucas, stanno muovendo i primi passi nei motori, ma non con le moto.

“Axel, il mio figlio maggiore, ha iniziato a correre sui Kart quando aveva 12 anni e certamente ha bisogno di più gare per ottenere l’esperienza a cui mi riferivo, mentre il figlio di Alex, Lucas, ha iniziato all’età di 8 o 9 anni e sta facendo bene dato che ha già gareggiato in diverse competizioni”.

Forse Axel Pons e Lucas Barros emuleranno i loro famosi padri. Più probabilmente lo faranno sulle quattro ruote e non sulle due, ma quasi sicuramente non su entrambe.

Camel Honda

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