La Ducati Desmosedici non è una moto come le altre. Richiede un feeling particolare: feeling che Marco Melandri sta cercando anche a Jerez de la Frontera, dove ha chiuso la prima giornate di prove solo con il 12° miglior tempo in 1’41″889 con 62 tornate percorse. Il ravennante è ripartito dai riferimenti trovati a Valencia, cercando di adattare ove possibile la Desmosedici alle proprie esigenze e stile di guida, diverso rispetto a quello di Casey Stoner. Il lavoro è proseguito nella ricerca del miglior set-up, con positivi riscontri e altrettanti negativi. Un impegno sicuramente di primo impatto per Melandri, il quale, tuttavia, non pare rassegnato per il prosieguo delle prove in Andalusia.
“Abbiamo iniziato a lavorare sulle geometrie della moto per adattarla al mio stile di guida”, ha affermato Marco Melandri. “Fra i vari interventi che abbiamo fatto ce ne sono alcuni che hanno funzionato e altri meno, ma tutto serve a capire meglio la mia nuova moto. A fine giornata abbiamo trovato un set up che mi soddisfa anche se non mi sento ancora del tutto a mio agio. C’è da lavorare, ma questo non mi spaventa affatto”.