MotoGP – Speciale Mugello – 1997, Doohan davanti a Cadalora

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Mancano 10 giorni alla partenza del Gran Premio d’Italia al Mugello, quinto round del Motomondiale 2006. L’attesa sta crescendo, tutti guardano il proprio biglietto acquistato in prevendita come un santino religioso, una reliquia che nei prossimi anni identificherà il privilegiato stato del “Io c’ero”. Un tagliando posizionato nei posti più improbabili, nascosti, per evitare che la ragazza, mamma, cane, gatto o chissà chi possa rovinarlo. L’attesa è tutto questo: pensarci, ripensarci, crearsi quelle aspettative che contraddistingueranno un weekend di emozioni motociclistiche. C’è chi la vive così, con un defibrillatore a fianco per qualsiasi sbalzo cardiaco, rivedendosi le gare degli anni precedenti prendendosi due mesi di ferie per prepararsi all’evento, vestendosi già ai primi di maggio con la divisa del proprio campione preferito. Conosciamo tutti questo virus, è il virus che contagia ogni anno 100.000 spettatori in quel di Scarperia. Per questo che noi come MotoGrandPrix.it proponiamo in questi giorni un riassunto scritto delle edizioni passate del GP Italia della classe regina, dal 1997 al 2005, da Doohan a Rossi passando per Capirossi, Barros, Criville, i podi tutti italiani, la pioggia, la festa del podio. Un riassunto scritto, una cronaca di gara: un tuffo nel passato…

Cronaca di Gara

Nella 125cc si impone un certo Valentino Rossi, mentre in 250cc podio tutto italiano con Biaggi, Lucchi e Capirossi (con un ultimo giro mozzafiato), ma anche Luca Cadalora secondo nella classe regina, preceduto soltanto da un Michael Doohan esente da errori in una giornata dove si stava concretizzando l’harakiri in casa Repsol Honda. Una corsa cominciata in salita per il campionissimo (a fine anno sarà per la quarta volta iridato), proseguita in discesa con nessuno potenzialmente in grado di batterlo ad armi pari. E’ la corsa dei tre sorpassi di “Quick Mick” alla Casanova-Savelli, di un Cadalora splendido secondo con la Red Bull Yamaha davanti a Nobuatsu Aoki ed un Alex Criville in rimonta dopo un incredibile lungo verso metà gara.

Alla partenza prende subito il comando delle operazioni Okada seguito da Criville, Checa, Takuma Aoki e Doohan, scattato malissimo ma subito in grado di sorpassare il collega giapponese (in sella alla Honda NSR bicilindrica) alla Bucine nel corso del secondo giro. I primi passaggi servono a definire lo strapotere dei piloti HRC: Okada, Criville, Doohan e Aoki nell’ordine prendono un consistente vantaggio su Checa, Cadalora e Nobu Aoki.

Doohan arpiona presto la seconda piazza con un magistrale attacco su Criville alla Casanova, e al passaggio successivo è la volta di Okada in staccata alla San Donato. Il gioco delle scie favorisce l’attuale tester HRC, che riesce a riprendersi la vetta della corsa sfruttando la velocità di Doohan sul rettifilo dei box al giro 4. Nel frattempo Alberto Puig, oggi manager di Pedrosa, è costretto al ritiro per un problema tecnico alla propria NSR500.

Mick non ci sta all’oltraggio presentatogli da Okada, e così al quinto giro delizia tutti con un attacco incredibile ai danni del giapponese sempre alla Casanova: il pubblico, che seguiva con attenzione Cadalora, si alza in piedi ringraziando l’australiano per questa straordinaria manovra con un boato. Doohan nuovamente in testa, ma si vive lo stesso copione alla San Donato dove Okada risponde con la solita staccata vincente. E’ questione di attimi: il 5 volte iridato, con una determinazione incredibile, beffa il proprio compagno di squadra allo stesso punto, la Casanova Savelli, con una superiorità a dir poco imbarazzante.

Un Alex Criville in decisa difficoltà a tenere il ritmo dei team-mates Repsol Honda Doohan/Okada arriva lunghissimo alla Scarperia, lasciando il terzo posto alla NSR V2 di Takuma Aoki. Le disgrazie made in HRC non finiscono qui: tempo di un giro e all’ingresso della Arrabbiata 1 troviamo un Okada a cavalcioni sulla propria Honda. Il giapponese rallenta, guarda il posteriore e sarà costretto al ritiro. La situazione di gara vede dunque Doohan, Takuma Aoki, Nobuatsu Aoki e Luca Cadalora in quarta piazza. Proprio il duello per il terzo posto accenderà la corsa, con alla fine l’italiano a prevalere per la gioia del pubblico di casa.

Terzo posto che diventerà…secondo: Takuma Aoki, impensierito da questa inferocita bagarre alle sue spalle, si distrae e cade alla San Donato. Si dispera il giapponese, ma non può niente: il Gran Premio d’Italia vedrà Michael Doohan vincitore e sempre più leader di campionato, davanti a Cadalora, Nobuatsu Aoki e quarto un rimontante Criville, che riesce a beffare nel finale l’unica Suzuki competitiva affidata a Beattie. A punti chiudono anche Romboni (11° con l’Aprilia) e Pedercini (15°).

Classifica 500cc Mugello 1997

01- Mick Doohan – Honda – 23 giri
02- Luca Cadalora – Yamaha – + 10.056
03- Nobuatsu Aoki – Honda – + 17.349
04- Alex Criville – Honda – + 19.145
05- Daryl Beattie – Suzuki – + 21.089
06- Alex Barros – Honda – + 21.393
07- Norick Abe – Yamaha – + 29.190
08- J.M.Bayle – Modenas – + 29.414
09- Sete Gibernau – Yamaha – + 30.704
10- Regis Laconi – Honda – + 37.012
11- Doriano Romboni – Aprilia – + 51.222
12- Troy Corser – Yamaha – + 1’25.556
13- Anthony Gobert – Suzuki – + 1’33.610
14- Kirk McCarthy – ROC Yamaha – + 1’43.717
15- Lucio Pedercini – ROC Yamaha – + 1’56.633

Alessio Piana

In collaborazione con Marika Farinazzo

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