Evidentemente il telaio preparato dal Babbo è qualcosa di eccezionale. Nei tracciati stretti e tortuosi, con velocità media relativamente bassa come Losail e Sachsenring, Mr.Roberts Jr è capace di prestazioni eccezionali in sella alla propria KR211V motorizzata Honda. Dai test del Mugello in avanti una proiezione di 48 punti raccolti che lo porterebbero tra i protagonisti della MotoGP, e la conferma viene oggi al Sachsenring, dove nel primo turno di prove libere l’iridato 2000 è stato in grado di segnare il miglior tempo con 1’24″319, crono al quale è rimasto sempre vicino mostrando un passo decisamente ottimale in una pista non ancora al 100 %. “KRJR”, che da Donington Park dispone di un’ennesima evoluzione al proprio “chassis”, comanda un plotoncino di quattro Honda: non è un caso che alle spalle troviamo il capoclassifica Nicky Hayden, Casey Stoner e Marco Melandri, ripresosi quasi completamente dagli acciacci post-Barcellona.
In quinta piazza troviamo John Hopkins davanti ad un terzetto “esplosivo”: Valentino Rossi, Loris Capirossi e Daniel Pedrosa, quanto basta per proiettare una sessione che presenta undici piloti in un secondo. Parlando degli “infortunati”, Gibernau ed Elias patiscono ancora: il pilota Ducati è tredicesimo insidiato da un Alex Hofmann in gran spolvero nel tracciato di casa, mentre Elias non riesce a percorrere più di 3 giri consecutivi con un passo decisamente elevato sull’1’29.
A questo punto la domanda sorge spontanea: ma perchè, nella seconda volta nella sua breve carriera in MotoGP, Elias e i suoi medici propendono per un rientro anticipato, con il risultato di disputare delle gare anonime? Era già successo l’anno passato in casa Tech 3 (con David Checa ri-chiamato in fretta e furia a sostituirlo), sembra accadere lo stesso oggi al Sachsenring. Usare il buon senso, ogni tanto…