MotoGP, Moto3: Rossi, Lorenzo e Pedrosa parlano della decisione di Maverick Vinales

I tre campioni della motogp dicono la loro sull'improvvisa decisione del pilota spagnolo di lasciare il team a tre gare dalla fine. Pedrosa lancia l'idea di un'associazione a protezione dei diritti e dei contratti dei piloti

MotoGP, Moto3: Rossi, Lorenzo e Pedrosa parlano della decisione di Maverick VinalesMotoGP, Moto3: Rossi, Lorenzo e Pedrosa parlano della decisione di Maverick Vinales

La notizia del giorno, se non del weekend, è senz’altro l’improvvisa assenza di Maverick Vinales, che ha deciso di lasciare il team già da questa gara, rinunciando alle tre gare che restano, alla lotta per il secondo posto nel mondiale, e a un contratto che lo lega ancora per un anno al team Avintia.
La motivazione ufficiale data dal pilota riguarderebbe dei problemi tecnici che a quanto pare non sono mai stati risolti secondo le indicazione date da Vinales nel corso dell’anno, ma data la posizione in campionato di Maverick, nessuna meraviglia se questo suscita qualche dubbio sulla veridicità della cosa.
Certo, la situazione potrebbe anche essere solo frutto dell’impeto di un momento, tanto che tutta la squadra è pronta a riaccogliere il pilota tra i ranghi, almeno per questo finale di campionato, rimandando la decisione definitiva all’inverno.

Resta però il fatto che il giovane spagnolo della Moto3 oggi non è sceso in pista, suscitando la curiosità anche dei piloti della MotoGP, che pur preferendo non giudicare non conoscendo la situazione all’interno della squadra non hanno potuto fare a meno di spendere almeno qualche parola sulla viceda.

“Maverick è andato forte quest’anno, non penso che il vero problema sia il team” riflette Valentino Rossi “Non so perchè si siano scontrati, ma con tre gare ancora da correre non è una buona cosa”

E’ un po’ più comprensivo invece il leader della classifica iridata della MotoGP, Jorge Lorenzo
“Giudicare dall’esterno è difficile, e capisco che in un momento di rabbia si possono dire cose di cui poi è facile pentirsi. E’ meglio aspettare un po’ di tempo prima di parlare” parole sagge quelle del maiorchino che continua poi: “Non sto dalla parte nè dell’uno nè degli altri, ma quando firmi un contratto dai la tua parola, e sai bene che puoi andare incontro a momenti difficili”

Chi invece oltre a prendere atto della cosa cerca di trarre qualche insegnamento per migliorare le cose per team e piloti è Dani Pedrosa, che, se sulla questione preferisce non giudicare, lancia invece un’idea, ispirata dalla Formula 1 e forse dai numerosi licenziamenti che hanno modificato più volte lo schieramento delle ultime gare.
“Sicuramente è successo qualcosa, ma senza sapere i dettagli è difficile dare un’opinione” ha detto il catalano “Durante questa stagione abbiamo visto molti team licenziare i piloti, ma mai il contrario. Potrebbe essere interessante pensare a un’ “unione” che protegga i diriti e i contratti dei piloti, come succede in F1″
Un’idea che trova il pieno appoggia anche del 9 volte campione del mondo di Tavullia
“Un’organizzazione che supervisioni i contratti potrebbe risultare utile, specialmente per i piloti delle classi minori, i meno importanti. Dovrebbero essere loro i primi a proporlo, e, da parte mia, Sarò il primo a dare loro il mio sostegno

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