MotoGP Motegi: Marc Marquez Campione del Mondo, i numeri di un predestinato

Il pilota della Honda ha vinto oggi in Giappone il secondo titolo consecutivo della MotoGP

MotoGP Motegi: Marc Marquez Campione del Mondo, i numeri di un predestinatoMotoGP Motegi: Marc Marquez Campione del Mondo, i numeri di un predestinato

Marc Marquez non si ferma più e oggi a Motegi ha bissato il titolo mondiale della MotoGP vinto lo scorso anno nella stagione del debutto. Se nel 2013 aveva dovuto aspettare l’ultima gara di Valencia per aggiudicarselo, quest’anno lo ha vinto con tre gare d’anticipo e senza l’errore di Misano lo avrebbe già potuto vincere ad Aragon.

Che Marquez sia l’uomo dei record è risaputo e anche questa volta non ha voluto essere da meno. E’ diventato infatti il più giovane pilota a vincere due titoli consecutivi nella Top Class, con 21 anni e 237 giorni. Il record apparteneva a Mike Hailwood e risaliva al 1963. Di seguito ripercorriamo la sua carriera e i suoi numeri.

Lo spagnolo inizia a correre in moto all’età di sei anni, prima nel motocross e poi con le minimoto. Debutta nel motomondiale nel 2008 alla guida di una KTM 125 FRR. In quella stagione nonostante sia costretto a saltare i GP di Qatar, Spagna, Malesia e Comunità Valenciana per infortuni, ottiene un terzo posto in Gran Bretagna e termina la stagione al 13º posto con 63 punti.
Nel 2009 passa al Team Red Bull KTM MotoSport. Centra come miglior risultato un terzo posto in Spagna e due pole position (Francia e Malesia) chiudendo la stagione all’8º posto con 94 punti.

Nel 2010 vince il campionato del mondo della classe 125cc in sella alla Derbi RSA 125 del Team Red Bull Ajo Motorsport. Ottiene le sue prime vittorie (Italia, Gran Bretagna, Olanda, Catalunya, Germania, San Marino, Giappone, Malesia, Australia e Portogallo), due terzi posti (Qatar e Francia) e dodici pole position (Qatar, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Catalunya, Germania, Indianapolis, Aragon, Giappone, Malesia, Australia e Comunità Valenciana) e vince il titolo con ben 310 punti.

Il 2011 è l’anno più difficile. Debutta in Moto2 con l’attuale Team (il CatalunyaCaixa Repsol con una Suter MMXI). Nelle prime tre gare raccoglie zero punti, frutto di tre cadute, mentre ottiene la sua prima vittoria nella classe intermedia nel Gran Premio di Francia, sulla pista di Le Mans. Ottiene poi un secondo posto in Catalunya, nel Gran Premio di casa. Vince in Olanda e in Italia dove ottiene anche la pole position.

Nel GP di Germania vince la sua terza gara consecutiva (4°successo stagionale) partendo sempre dalla pole position. A Brno arriva secondo dopo essere partito ancora una volta dalla pole, mentre a Indy ottiene la quinta vittoria dell’anno partendo per la quinta volta dalla pole. A Misano centra la sua sesta vittoria stagionale, mentre ad Aragon ottiene la sua settima vittoria in Moto2 partendo per la sesta volta dalla pole position.

A Motegi è secondo dopo essere partito dall’ennesima pole. Successivamente a causa di una caduta nelle prove di Sepang (ironia della sorte proprio dove domenica scorsa è caduto non potendo chiudere in anticipo il titolo) è costretto a saltare sia il GP malese che quello di Valencia, lasciando di fatto il titolo a Stefan Bradl (attuale pilota Honda MotoGP). A causa dei problemi alla vista a seguito della caduta nelle prove libere del GP della Malesia aveva saltato quasi tutti i test invernali, arrivando alla prima gara con pochissimi km percorsi in moto. Nel 2012 ha un netto pre-dominio nella classe Moto2 e centra il titolo, il secondo della sua carriera.

Lo scorso anno al debutto nella classe MotoGP con la Honda lasciata libera da Casey Stoner impressiona sin da subito. Dopo ottimi test invernali si presenta in Qatar, lotta fino alla fine con Valentino Rossi chiudendo la sua prima gara nella Top Class in terza posizione. Ad Austin (pista dove era stato il più veloce nei test) ottiene la sua prima vittoria nelal Top Class, andando ad “infrangere” il record di più giovane vincitore di un GP nella Top Class, un record che apparteneva a Freddie Spencer. Già il sabato conquistando la pole era diventato il più giovane poleman della storia della classe regina.

In Spagna a Jerez chiude secondo andando a “sportellare” all’ultima curva Jorge Lorenzo, così come fece il suo idolo Valentino Rossi con Sete Gibernau. Subito polemiche, ma il rookie della Honda tira dritto per la sua strada. In Francia a Le Mans chiude terzo, mentre in week-end del Mugello è uno dei più difficili dell’anno. Tante cadute in prova, di cui una veramente pericolosa; perde il controllo della sua RC213V subito dopo lo scollinamento del rettilineo d’arrivo, cadendo ad altissima velocità vicino al muretto della pista che precede la San Donato. In gara sembra tutto risolto, è secondo (aveva da poco passato Pedrosa), quando perde il controllo della sua Honda andando a far segnare il suo primo “zero” nella classifica.

Per tornare alla vittoria deve aspettare il Sachsenring (nelle due precedenti gare di Barcellona e Olanda chiude rispettivamente in terza e seconda posizione), un week-end per certi versi decisivo. Nel fine settimana tedesco si infortunano infatti i suoi avversari principali Lorenzo e Marquez, entrambi alle prese con problem i alla clavicola. Da lì seguono tre vittorie consecutive, due negli States, Laguna Seca (dove al cavatappi passa Valentino Rossi, una mossa che ricorda molto il sorpasso del pesarese su Stoner) e Indianapolis, che gli regala il trittico di vittorie negli Stati Uniti. Arrivano poi due secondi posti, a Silverstone (dove per uan caduta nel warm up viene penalizzato sulla patente a punti) e Misano.

Vince ad Aragon, ma anche qui come a Jerez è polemica. In una staccata un pò troppo allegra tocca involontariamente il cavetto del sensore del traction control della moto di Pedrosa, lo “trancia” e ne scaturisce una caduta per il suo compagno di squadra. La paura di una penalizzazione è tanta, ma alla fine se la cava a buon mercato.Secondo in Malesia, squalificato per non aver rispettato la “finestra” del Flag to Flag a Phillip Island, secondo in Giappone e Campione del Mondo a Valencia.

Quest’anno era chiamato ad un compito ancora più difficile, confermarsi in vetta. In pochi ci son riuscito e adesso anche lui può vantare questa performance.

I numeri e i record del 2014 (quando mancano ancora tre gare al termine del campionato)

– Marquez è il pilota più giovane a vincere 2 Campionati del Mondo consecutivi nella classe regina all’età di 21 anni 237 giorni, battendo così il record di Mike Hailwood, che lo aveva ottenuto a 23 anni 152 giorni, quando vinse il suo secondo titolo consecutivo della classe 500cc nel 1963.

– Nel corso del 2014 è diventato il primo pilota a vincere le prime dieci gare della classe regina da quando Giacomo Agostini lo aveva fatto nel 1970.

– E’ il rider più giovane che ha vinto dieci gare consecutive nella classe regina, all’età di 21 anni 174 giorni, battendo il precedente record di Mike Hailwood, che lo aveva centrato a 24 anni e 94 giorni, nel 1964. E’ anche il primo pilota a vincere le prime dieci gare della stagione nella classe regina da quando Giacomo Agostini le vinse nel 1970.

– E’ il primo pilota Honda ad aggiudicarsi un titolo mondiale sul circuito di Motegi

– E’ il primo pilota a vincere sei gare consecutive nella classe regina dalla pole position da quando lo fece Mick Doohan (Honda), che si aggiudicò dieci gare consecutive nel 1997, tutte dalla pole position.

Biografia

Data di nascita: 17 febbraio 1993

Luogo di nascita: Cervèra, Spagna

Primo Grand Prix: Qatar 2008, 125cc

Prima Pole Position: Francia 2009, 125cc

Primo Podio: Gran Bretagna 2008, 125cc

Prima Vittoria: Italia 2010, 125cc

Partenze: 111

Vittorie: 43

Podi: 67

Pole Position: 48

Giri Veloci: 37

Titoli Mondiali : 125cc (2010), Moto2 (2012), 2 x MotoGP (2013 e 2014)

Carriera:

2008: Campionato del Mondo 125cc – 13º su KTM, 13 partenze, 63 punti

2009: Campionato del Mondo 125cc – 8º su KTM, 16 partenze, 94 punti

2010: Campionato del Mondo 125cc – CAMPIONE DEL MONDO su Derbi, 17 partenze, 310 punti

2011: Campionato del Mondo Moto2 – 2º su Suter, 13 partenze, 251 punti

2012: Campionato del Mondo Moto2 – CAMPIONE DEL MONDO su Suter, 17 PARTENZE, 324 punti

2013: Campionato del Mondo MotoGP – CAMPIONE DEL MONDO su Honda, 18 partenze, 334 punti

2014: Campionato del Mondo MotoGP – CAMPIONE DEL MONDO su Honda, 15 partenze, 312 punti

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in MotoGP

Lascia un commento

3 commenti

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati

Mike Trimby sarà nominato MotoGP LegendMike Trimby sarà nominato MotoGP Legend
MotoGP

Mike Trimby sarà nominato MotoGP Legend

Il Fondatore e CEO di IRTA sarà inserito nella Hall of Fame a Silverstone
MotoGP Mike Trimby – Mike Trimby sarà nominato MotoGP Legend nel 2024, onorando una vita dedicata ai Gran Premi. Trimby